martedì 1 dicembre 2015

"Quinta colonna" in salsa moscovita

Ieri, per poche decine, abbiamo mancato il record storico giornaliero: 1499 lettori in una giornata di Marzo. Tuttavia la media giornaliera è così alta da responsabilizzarci sempre di più. Sia nella qualità degli articoli, sia nelle risposte ai quesiti che ci arrivano dai lettori sempre più numerosi. Facciamo questa premessa perché in diversi ci hanno chiesto che cosa si intende, nella Russia di Putin, per: “Quinta Colonna”. Il discorso è complesso e la risposta non facile da sintetizzare. L’abbiamo girata al Cancelliere perché la potesse “contenere”, pur lasciandola a livelli sufficienti e comprensibili. Vediamo cosa ci scrive:
“Caro Lugaresi per “Quinta Colonna” si intende oggi in Russia non in generale il movimento “anti Putin”. Alcune delle sue espressioni sono chiare (Navalny, Kasianov e tanti altri) che tengono direttamente ed esplicitamente i rapporti con Washington. Molti di questi sono emigrati (ad esempio Khodorkovsky) in Occidente e lì utilizzano le loro enormi fortune costruite durante l’”era Eltsin” per cercare di abbattere lo Stato russo e il suo attuale Presidente. Facendolo diventar parte dell’”N.W.O.” . Invece più propriamente per “Quinta Colonna” oggi in Russia si intendono alcuni oligarchi (pochi) rimasti legati a Putin nonché alcuni ministri le cui decisioni sono fortemente condizionate dal contesto Occidentale. Si tratta specificamente dei Ministri dell’Energia, del Presidente di Gazprom nonché dello staff della Banca Centrale russa. Limitandoci a quest’ultimo aspetto, il più interessante, ricordiamo che la Banca Nazionale russa ha lo stesso asset delle banche occidentali: cioè è “nazionale” solo di nome. In effetti è una banca Rothschild più o meno come tutte le altre e, per gli stessi motivi che vengono usati in Occidente, non risponde (o risponde solo parzialmente) al governo ma è “indipendente”. Questa indipendenza però è criticata da molti perché sembra rispondere più agli interessi dei “Masters of the Universe” di cui i Rothshchild sono la massima espressione (anche simbolica) della nazione russa. Venendo ad altri aspetti, ultimamente, è venuto fuori il “pasticcio” della Crimea. O, più esattamente, del blocco energetico effettuato da Kiev. I tralicci che forniscono la penisola sono stati abbattuti dai terroristi di Pravyi Sektor e da gruppi simili di Tatari e il governo ucraino non ha nemmeno iniziato le riparazioni. Molti commentatori hanno sottolineato che, a due anni di distanza dal colpo di stato di Kiev e della secessione ucraina, un atto del genere e tanti altri simili sarebbero potuti avvenire e sarebbero stati assolutamente prevedibili. Ora, soprattutto che l’Ucraina oltre che sotto “l’ombrello” USA, è stata “adottata” dall’Europa che le paga persino il gas. L’imputato numero uno di questa “mala gestio” o comunque scarsa previdenza è il Ministro dell’Energia Novak. Creatura dell’onnipotente zar di Gazprom Alexey Miller. Con questi pochi esempi caro Lugaresi, spero di averti dato almeno un minimo quadro di cosa si intende per: “Quinta Colonna”. O almeno di cosa intendono i russi (o più esattamente: la maggioranza di essi) quando ne parlano. Se poi tutti i potenziali elementi di questa “Quinta Colonna”, lo sono per davvero, è tutt’altro discorso. Resta il fatto che sulla “Quinta Colonna”, più o meno estesa, contano USA ed Europa per abbattere Putin senza una guerra globale vera e propria, sostituendolo con “nuovo Eltsin”. Un Majdan in salsa moscovita, le cui speranze sono però tanto a Washington quanto a Bruxelles piuttosto deboli. Comunque è certo: se la Banca Nazionale Russa fosse nazionalizzata (cioè Mosca decidesse di liberarsi dal cosiddetto “signoraggio bancario”) sarebbe la guerra. E non certo per il SU-24 abbattuto. Spero di essermi spiegato e ti invio un caro saluto. 
Il Cancelliere