sabato 2 gennaio 2016

In difesa dell'Asio Otus

Spero in una sollevazione popolare; in special modo mi aspetto una dura reazione da parte degli animalisti (e dei vegani): occorre stroncare la campagna di odio nei confronti del gufo comune. Non è possibile sopportare oltre l'attacco perpetuato dai poteri forti, nei confronti di questo utilissimo rapace notturno. Ogni livello di Governo più o meno legittimato, si scaglia contro i gufi solo perché dotati di un'ottima vista e di un libero e critico spirito di osservazione. Vorrei chiedere ai vari nautofoni dei gemelli diversi, Gnassi e Renzi, cosa mai hanno fatto questi nobilissimi regolatori della popolazione di ratti e serpenti. Forse perché sorpresi dalle luci della notte (a differenza del bagliore dei riflettori degli studi Rai, Mediaset e La 7), le varie Picierno e i vari Fiano assumono la fisionomia di serpi e pantegane? Non è colpa della retina del gufo se nella notte di San Silvestro, Piazza Ganganelli sembrava gremita da 150.000 persone e non già quella di Piazza Cavour a Rimini. Se Alice Parma, Sindachessa di Santarcangelo di Romagna, festeggia 15.000 presenze, non è colpa del gufo che ragiona: "Ca.zo se a Santarcangelo fonti "governative" stimavano 15.000 bagordi, viste le foto scattate dalle due sedi comunali, a Rimini come facevano ad essere 150.000?! Ma neanche se le spalmo nei vicoli dal teatro Galli al Museo!" E' vero: il gufo è un rompicoglioni. Preferisce lo status di rompicoglioni a quello di foca da circo alienata e inebetita di slide, che batte le mani al comando del giostraio. Infine, non c'è neanche bisogno di sbraitare contro i poveri gufi, per capire che a Capodanno non puoi brindare al canto di: "che paura certe notti ti senti sola mai/così sola da non poterne più/se hai bisogno d'affetto..." oppure alle 23:30 del 31 dicembre 2015, essere dell'umore giusto riflettendo sul fatto che Silvia deve sapere che Luca si buca ancora, se a Luca ci pensa ancora e comunque Luca è a casa che sta male! ... e di lui non si preoccupa neppure Davide Cardone!
Montalbano

P.S.: Ore 19:00 del 31/12/2015. Cristano Carucci aveva in testa tre possibilità per sfangare quella maledettissima notte. 
Uno
Andare con gli altri della comitiva al centro sociale Argonauta. In programma quella sera c'era la megaspinellata di capodanno e il concerto degli Animal Death. Ma quel gruppo gli stava profondamente sulle palle. Dei fottuti integralisti vegetariani. Il loro gioco preferito era tirare braciole crude e bistecche grondanti sangue sulla platea. L'ultima volta che era andato a un loro concerto era tornato a casa tutto inzaccherato di sangue. E poi facevano uno schifo di rock anconetano... 
Due
Chiamare Ossadipesce, prendere la 126 e andare a vedere che si diceva in centro. Casomai imbucarsi a una festa. Sicuramente a mezzanotte si sarebbero fermati da qualche parte, nel panico del traffico, ubriachi lessi e avrebbero brindato all'anno nuovo in mezzo a un mare di stronzi sovreccitati che suonavano i clacson. Oddio che tristezza! (Raccolta di racconti "Fango": Niccolò Ammaniti; 1996)