lunedì 4 gennaio 2016

The Day After

Non lo sapevo, non ci avrei mai creduto, tutti dicevano che era bravo. La colpa è di qualcun altro, non certo la mia. Saranno queste le frasi di circostanza che tra poco gireranno a Rimini. Non troverai più un gnassiano, spero solo che Morollino lo capisca e non affondi sul 105 sbagliato. Ci saranno i soliti pentiti, diranno di avere avvisato "in silenzio" che sarebbe successo.. già pronti a trasformarsi in tifosi del prossimo nuovo che sarà però un/una usatissima sicura. Francia o Spagna, tralasciando la Grecia, come si diceva un tempo, l'importante che si magna. Cattivo? Il film che abbiamo visto con il passaggio del Capodanno tra Ravaioli e Gnassi è stato accompagnato da una decina di consiglieri comunali, semplici comparse che avevano imparato però ad alzare le manine contente. Uno è arrivato sul suo moscone. Senza arrossamenti particolari, hanno votato tutto e (quasi) l'incontrario. Dopo le cento varianti di Melucci, si sono travestiti da ambientalisti a 30 all'ora. Cancellato il mattone da Rimini lo hanno riservato per i bilanci alla Cagnoni. Solo per magnifiche necessità. Chi è rimasto, quello di sempre è "A Te Faz" Arlotti. Il suo dribbling è ancora dettato dal democristiano palleggio, poi in mezzo a questo mare di..nuota meglio degli altri. Ha avuto maestri importanti. La sua paura è che in preda alla disperazione da sondaggio melucciano gli impongano di fare il candidato sindaco. L'elezione non è più sicura. Esiste il terrore da ballottaggio. Chi ha un candidato presentabile corre il rischio di battere quello piddino. Gufi, pessimisti? Per il mercato siamo già abbondantemente falliti. Qualcuno anche giornalista mi sa dare notizia di investimenti a Rimini che non siano "pubblici", senza bando ma con cartello? Per chi volesse rischiare non c'è ritorno. A meno che si usino per mascherare. Questo è un altro campo, dobbiamo ammettere che siamo avanti nelle graduatorie anche lì. Il credito è diventato un oggetto sconosciuto. Le banche lo stanno cercando (loro) disperatamente. Naturalmente gli "ottimisti" sono capitanati da tre/due giornali, con il contorno di sei/sette blog che servono per dimostrare che tutti sono d'accordo con Gnassi. Se ce ne fosse uno solo (NewsRimini) si potrebbe (maliziosamente) pensare al Seminario. Le fotocopie regimate parlano di un tran tran da Capodanno. Alla fine i conti non tornano nemmeno per pagare le spese. Gli alberghi devono aprire per forza, altrimenti che titoli sarebbe costretto a fare il Carlino? Avremmo perfino una Università che si è subito adattata al costume cittadino. Non si sente e nemmeno si vede. Campa senza alcun rapporto o riflesso sul territorio. Da quanto tempo diciamo che ci vuole un Osservatorio composto da vedenti e soprattutto capaci di interpretare l'attuale situazione. Se lo Strategico Ermeti in cinque anni con il suo manipolo di fidati praticanti non ha saputo trovare di meglio che un'inutile ed irrealizzabile Bando con figurine, allora deve ritornare al suo vecchio lavoro. Sono robe da grandi e capaci. Trovare una via d'uscita magari sacrificando la parte ormai fuori dal mercato con soluzioni intelligenti e non sperperanti inutilmente territorio. La recessione a Rimini avanza a dieci punti alla volta. A Riccione investono "pesantemente" sulle strutture alberghiere e colonie, noi mettiamo Murri e Novarese nel gonfalone delle incompiute. Il Sindaco parla ed agisce con l'ottica del consenso personale. Tutti sarebbero stati in grado di realizzare un Psbo con quelle condizioni. Ma quanti milioni ed in quante rate dovranno pagare i cittadini? In ogni caso è ormai chiaro che il processo del secolo riminese si farà (?) dopo le elezioni. La domanda inevasa è "rischieranno" Gnassi? Dopo un "Mi Piace" di Renzi è il minimo...sindacale.