giovedì 7 aprile 2016

Commedia Balneare

L'ennesima adunata dei bagnini italiani, ospite Panariello, si è consumata burrascosamente all'Hotel Avanti Savoia, ma è finita in un casino balneare. Potremmo gridare vittoria se la commedia non fosse dannatamente "seria" per la nostra Città. Abbiamo scritto e perfino implorato di non seguire i "pifferai" che di magico avevano solo promesse non mantenibili. I giornali esauriti i richiami dei tre disperati grillini in cerca di una lista, hanno regalato un titolo elettorale: La Riunione di Pizzolante. E' finita come non doveva nemmeno cominciare. Ma questo lo sapevano. L'importante è mostrare che Pizzolante e Mussoni esistono e lavorano per loro. Invece di ragionare seriamente sulle prospettive future delle spiagge, hanno intavolato l'ennesima pagliacciata in vista delle elezioni, per sponsorizzare una lista che contiene quello che ancora il Pd non era riuscito a digerire. Il menù è quello degli altri fallimenti. Un ministro e sottosegretario che non conoscono la materia, con l'aggravante (questa volta) del Consiglio di Stato, non il quartiere del lungomare, che ha riaffermato quanto la legge italiana dice da...sempre: in caso di concorrenza fra due o più istanze va fatta una gara. Una tesi che sostengo da sempre, contro la vulgata interessata a spacciare i rinnovi come automatici adempimenti. Nel folklore balneare non poteva mancare il solito Gnassi. Dal litigare, come sempre, con qualcuno, al passeggiare per la città con il Renzi di turno e mostrare attraverso i suoi "rendering" quanto sia bravo in urbanistica da colorare. La riunione non aveva senso, solo un pavoneggiante spot alla (penultima) Lista di Pizzolante e Mussoni. Due veri professionisti dell'adulazione al potente..di turno. Ovviamente, i bagnini toscani, colleghi del comico Panariello, sapendo della presenza del Ministro Costa, credevano fosse una "roba" seria. E pensare che di comici se ne intendono.