giovedì 7 aprile 2016

CS Luigi Camporesi

Ieri 06/04/2016, assieme al Consigliere Eraldo Giudici, ho passato tre ore ad ascoltare e discutere con il dott. Maurizio Ermeti, che colgo l'occasione di ringraziare per la disponibilità. Mi sono state illustrate la storia, gli elementi cardine, i frutti del lavoro, le criticità e le prospettive future del Piano Strategico. Il Piano è stato approvato in Consiglio Comunale all'unanimità il 14 maggio 2010, dunque prima dell'insediamento dell'amministrazione attuale. Il Sindaco Gnassi ha poi fatto propri alcuni elementi fra le proposte emerse dai lavori del Piano Strategico, realtà che viveva e continuerà a vivere, anche in futuro, una vita autonoma rispetto all'Amministrazione Comunale. Questa è la ragione principale per cui ho sentito la necessità di ascoltare direttamente il Dott. Ermeti: non avevo avuto opportunità di approfondimento per il semplice fatto che, almeno durante il mio mandato consigliare, il Piano non è mai transitato in Commissione oppure in Consiglio. Ho così potuto apprezzare l'importanza del lavoro di coinvolgimento, la partecipazione dei singoli, degli imprenditori, delle associazioni di categoria e delle Istituzioni nel corso degli anni. Ancora, la raccolta dei dati, l'analisi dei vincoli e delle criticità, la proposta e l'elaborazione delle idee, e tanto altro. La mia passata esperienza di progettista e project manager di prodotti industriali complessi, mi ha aiutato ad apprezzare il lavoro fin qui svolto. Allo stesso tempo, quella stessa esperienza, mi mette in condizione di vedere le criticità tipiche della transizione da una fase all'altra nello sviluppo di progetti strategici. Una di queste è il passaggio dalla fase di brainstorming, ideazione e studio di fattibilità a quella della prima progettazione. Ecco perché, per esempio, ho espresso il mio parere critico sulla mobilità urbana che deve essere, a mio avviso, affrontata fin da subito, con lo zelo adeguato e strumenti di analisi e progettazione avanzati. Questa non è, e non vuole essere, una critica al lavoro svolto ma, al contrario, uno stimolo per migliorarlo. A mio parere, certe iniziative per opere infrastrutturali, devono mettere ai primi posti fra i vincoli di progetto una analisi approfondita degli spostamenti di tutti gli attori - residenti, turisti settimanali, del fine settimana, fieristici e congressuali, fornitori delle attività, proprietari, residenti, ecc. Eseguita l'analisi, progettate le modifiche alla mobilità compatibili con lo stato di fatto dei mezzi di trasporto e delle infrastrutture presenti, e con quelli che realisticamente possono essere introdotti in un futuro vicino, devo essere considerati i flussi in modo tale che le attività esistenti e a cui si vuole assicurare un futuro - stabilimenti balneari, alberghi, ma anche negozi dei Viali e chioschisti che svolgono attività di ristorazione - non siano penalizzati, ma anzi possano in prospettiva migliorare le proprie prestazioni. Si deve evitare insomma, ciò che si è verificato con lo spostamento del Mercato Settimanale: quella che era potenzialmente anche una occasione per la riqualificazione del Mercato e per dare nuovo lustro alla vita del Centro Storico, è stata sprecata distruggendo valore, piuttosto che creandone di nuovo, come invece si sarebbe potuto verificare con una attenta pianificazione. Seppure in modo probabilmente tardivo rispetto alla fase creativa di anni orsono, ho anche tentato di dare un piccolo contributo, suggerendo qualche idea per lo sviluppo dei progetti nel contesto del Piano Strategico. Ho fatto presenti i seguenti punti: i) La necessità di ricorrere ad una nuova forma di collaborazione delle imprese locali con l'Università. A titolo di esempio, nella mia esperienza di studente universitario, ho visto come con un piccolo sforzo da parte dei docenti/tutor e della Facoltà, sia possibile avviare progetti di ricerca applicata, che vedano coinvolti gruppi di laureandi. Potrebbero dare vita ad interessanti progetti sperimentali nel settore del turismo, per il miglioramento della competitività. ii) La possibilità di ricorrere a specialisti in psicologia del turismo, per identificare e tenersi aggiornati sulle tendenze motivazionali del turismo. Per esempio, per il recupero del turismo stanziale, sempre una componente fondamentale del totale. iii) L'eventualità di coinvolgere Autostrade SpA in un progetto all'avanguardia, per la qualità dell'aria e per la produzione di energia fotovoltaica, che potrebbe portare Rimini all'attenzione dei media internazionali, con beneficio di tutti gli attori in gioco. iv) L'eventualità di considerare i progetti sperimentali avviati nel mondo per gli allevamenti di pesce in mare aperto, che potrebbero rappresentare una fonte futura di pesce, per alimentare la filiera della ristorazione con un prodotto di elevata qualità, fresco e sostenibile. Per esempio ricorrendo alla Comunità Europea attraverso le rappresentanze istituzionali. Luigi Camporesi Candidato Sindaco Insieme per Rimini Noi per la Romagna Vincere per Rimini