martedì 12 aprile 2016
Non gradito
Non è un "titolo" simpatico. Per averlo però lo devi meritare. Io ne sono stato insignito "giustamente" da Ravaioli quando, dodici anni fa, ho rilasciato una incauta intervista. La colpa era di essere straordinariamente vera. Un facile Otelma su quello che sarebbe successo a Rimini. Dopo i mattoni è arrivato Gnassi. Non voglio ricordare cosa dissi profetizzando come si sarebbe ridotta la Città. Ci voleva poco, bastava conoscere gli interpreti, meccanismi, sodalizi e... Fiera, come centro della politica al comando. Non a caso i membri del Cda, anche quelli che facevano finta di opporsi, sono tutti con il Pd, facendo finta di sorreggere Gnassi. L'unica novità sono i bagnini mai schierati..ufficialmente. In realtà stanno perpetuando un nefasto giochino, il loro. L'assessore Biagini lascia la politica. Ammettendo sia vero, non ho capito le ragioni e non gioisco alla notizia. Come si dice, ca..suoi. Rimane una delle tante storielline dimenticabili dopo due giorni e una sera, all'interno della partita giocata dai "Due Grandi" rimasti: Melucci e Gnassi. Il dramma è che non succederà niente, fino a ..sentenza. Melucci ha "stravinto". Gnassi per paura di perdere ha più liste degli iscritti al suo partito. Ho letto che l'ultima si preoccupa della realizzazione del Parco al Mare. Ci sarà quella dei giardinetti, delle sgambature per cani, senza contare le oltre 40 parrocchie di civivo. Il gruppo consiliare sarà nelle mani di Melucci. In politica si vince così. Il destino della Città è ormai scritto. Speriamo che l'eutanasia politica diventi legge.