lunedì 25 aprile 2016

La poesia di Calzinazz

Uno dei peggiori carburanti per la coscienza di un nichilista è la convivenza con la TV; il 24 aprile di pioggia è stato un ottimo innesco. Costretto ad un forzato letargo devo mio malgrado sorbirmi: Massimo Dapporto e la pubblicità della Storia della lira, Giletti che a 'Domenica In' presenta il libro di Jerry Calà (doppia libidine) ed infine il faccione del premier Renzi; una vera fabbrica di insulsi emoticons che mascherano la sussidiarietà della politica alle lobby. Del resto, il modus operandi del Segretario PD è diventato una formidabile impalcatura per conservare il potere, tanto da essere ricollocata a perno della campagna elettorale per le Amministrative. Rimini docet cari alienati concittadini. La cabina di regia che sostiene la rielezione di Gnassi, ha capito da subito la semplice regola dell'accordo a km zero. Stringere patti elettorali direttamente con le corporazioni delle arti e dei mestieri ne era il prevedibile business plan. Sarebbe stato troppo rischioso contare sull'evanescente politica nazionale del suo partito e sui "compiti non svolti a casa" dai circoli territoriali del PD. Non parliamo poi del riottoso protagonismo di alcuni suoi esponenti locali al massimo, degni di un cast per il Grande Fratello 15 o 16... Dunque barra a dritta, pragmatismo e sei, sette o anche otto liste civetta a sostegno del Sindaco; con altre 2 pronte a schierarsi dalla stessa parte, in caso di ballottaggio. Poco importa se su newsrimini.it, la disinteressata lista di mecenati "Patto civico con Gnassi", rimarca convintamente e insommamente (cfr: 'Qualunquemente'; film italiano del 2011) il suo sostegno a Gnassi e all'Edilizia con la "E" maiuscola. Ah dì, concetto istrionico e molto vilipeso la coerenza... Ma tornando alle nostre filantropiche liste civiche, vorrei ricordare ai loro fondatori che quel treno pieno di mattoni è passato, i soldi ora girano intorno al terzo settore: nelle Onlus. Alcune Cooperative di dubbia utilità sociale sono diventate il miglior opificio per l'opera di rivergination di interessi particolari, politici svampiti e finanziamenti limacciosi. Può anche darsi che siate costretti a questa "immobile" posizione perché altre lobby più altolocate, potenti e vicine alla Curia, hanno già monopolizzato tutto il Sociale. Chissà, le mie forse sono solo le congetture di un annoiato inquilino di Rimini oggi costretto alle pantofole ed a guardarsi intorno. Non è mica un bel lavoro.
Montalbano 
P.S.: "Guarda quante ce ne sono, oh. Milioni di milioni di milioni di stelle. Ostia ragazzi, io mi domando come cavolo fa a reggersi tutta sta baracca. Perché per noi, così per dire, in fondo è abbastanza facile, devo fare un palazzo: tot mattoni, tot quintali di calce, ma lassù, viva la Madonna, dove le metto le fondamenta, eh? Non son mica coriandoli." ('Amarcord': film per la regia di Federico Fellini, 1973)