sabato 9 aprile 2016

Il Mondo del Niente

Il Logo di quel Mondo appartiene, giustamente, a Gnassi. Quando fu.. licenziato da Fabbri Nando non intravedeva migliore prospettiva, visti gli incoraggianti esordi, dell'inizio di una carriera cinematografica. Il suo spettacolo politico, quasi quotidiano, dura però da cinque anni. Ci saranno anche delle repliche..brevi. Scendendo la scala, penso alla giunta: sono tanti, troppi gli assessori, definibili (meglio) delegati del sindaco, di cui non si capisce mestieri o professionalità originarie, atte a garantire il mantenimento almeno di una famiglia di diritto. Arrivi al pianterreno dei consiglieri, il bar sport della politica. Lo dico presuntuosamente, ricordando un episodio incancellabile del mio esordio consiliare (1975), quando mi fecero sedere vicino a Veniero Accreman non Agosta. In consiglio a sinistra, centro e perfino a destra, trovavi punti di riferimento e insegnamento. Dovrei fare un elenco mostruoso ma offensivo, rapportato al presente. Cito per "vecchia" amicizia, insegnamento e qualità, solo Lorenzo Cagnoni. Sarebbe stato anche allora il sindaco largamente migliore. Oggi fa bene a "prorogarsi" la Fiera. Potrebbe però raccontare le vere ragioni della fuga del Direttore e soprattutto perchè insiste nel "privatizzare" i debiti. Il peggio lo trovi nell'ammucchiata degli incaricati vari. La pochezza l'avverti dal trattamento che subiscono dal Padrone, anche pubblicamente, senza nessuna ribellione, come sapessero che l'unica strada che possono percorrere è quella dell'umiliazione, in cambio di una poltrona. Poi ci sono "quelli" sullo zerbino fuori dalla porta che aspettano il loro turno. Nell'attesa, Fb li accoglie, postano convinti che il mondo finisca con un mi piace consolatorio. Il quadro si moltiplica con i pani e pesci delle rappresentanze economiche e sindacali (?). Sono spariti imprenditori, commercianti, artigiani e perfino i lavoratori senza che la mia Cgil se ne accorgesse. Siamo arrivati alla dittatura della Politica del Niente. Anche il mestiere una volta ambito del giornalista oggi assomiglia a quello avvilente di un copiaincollatore delle veline di Bronzetti. Lo capisci, alcuni vorrebbero scrivere la verità sulla Città che li legge, poi la paura di perdere un posto di lavoro ancora accettabile li porta a "Pungere" amabilmente, intelligentemente, mai pericolosamente. Da anni non leggo un'analisi che susciti interesse, curiosità o speranza. E' tornato il Professore Chicchi che avrebbe avuto la possibilità di dare qualche istruttivo..a Gnassi, come suo allievo. L'avrebbe raddrizzato o forse, come ha fatto con il nostro turismo, lo avrebbe..destagionalizzato. Ma perchè l'inventore del "peggiore" (unico) Prg può ancora pontificare senza che dalla platea si alzi un rumore educato ma dissenziente? Questa è Rimini. E' giusto che il funerale sia celebrato dal prete più elegante.