lunedì 11 aprile 2016

Il Destino di una Ruota Panoramica.

Una gara per (almeno) tre concorrenti, come recita l'articolo 37 del codice della navigazione, questo trapela da Palazzo Garampi. In caso di più istanze per il medesimo bene, si procede a licitazione privata, facendo partecipare alla gara tutti coloro che hanno fatto esplicita richiesta. Che l'assegnazione di un bene demaniale marittimo avvenga attraverso una gara, come dice Funelli, quando vede Gnassi: mi illumina d'immenso. Nel contempo è il riconoscimento che la "forzatura" attuata anche a Rimini, in attesa dell'applicazione della Bolkestein, con i rinnovi in automatico delle concessioni demaniali, non è imposta da nessuna normativa. Se questa è la strategia che il comune, in senso molto lato, sembra seguire per il Destino della Ruota Panoramica, si deve ricordare però, prima che "qualcuno" lo faccia per amore di giustizia, che la stessa mano amministrativa e molto elettorale ha proceduto al rinnovo di tutte le concessioni demaniali, fino al 2020. Due pesi due misure? E' facile capire anche l'improvvisa "scuffia" dei Signori della Sabbia for Gnassi. Sul piano fisico niente da dire, è molto meglio di Astolfi e del suo moscone di salvataggio elettorale. Su quello politico siamo alla vergogna, se non fossimo una città che ha visto di peggio. E' facile pensare che qualora un vecchio concessionario non si veda assegnare l'area interessata, faccia ricorso al Tar per avere subito un trattamento diverso dagli altri. I giudici amministrativi potrebbero decidere, vista l'ultima sentenza del Consiglio di Stato, di rigettare il ricorso, ma nel contempo annullare tutti i rinnovi effettuati. Chi paga? Una seconda questione, stando a quello (poco) che riportano i giornali: il gettito della rilascianda concessione demaniale viene introitato nelle casse Comunali, procedura non riconosciuta da nessuna normativa vigente, fatto salvo quel misero 5% da dividersi con la Regione. Un'altra gioiosa invenzione, magari intestandosi la concessione per poi subaffittarla a terzi? Sembra (almeno) eccesso di potere. Se paghi allo Stato un affitto di concessione ogni altro introito derivante (gara per la Ruota) deve andare al proprietario statale. Anche i parcheggi a pagamento, aggiunti quest'anno, potrebbero essere contestati. A meno che.. non esca un solone comunale attestando che quel sito non è più demanio marittimo. Aggiungendo però a quale titolo sia avvenuto il trasferimento. Un "articolo" del Resto del Carlino ancora non è sufficiente. Quelle aree non fanno parte della famosa "sdemanializzazione" che Gnassi ha sbandierato come una "sua "vittoria romana, in realtà concessa a tutti i comuni rivieraschi. Se invece rientra nella "sclassifica" del Triangolone del Porto, può anche dire quando e come si è conclusa con tanto di passaggio tra l'Agenzia del Territorio ed il Comune. Visto che la stampa regimata copiaincolla le veline del Palazzo e sbandiera il Sindaco come un Robin Hood da Lungomare: prende ai Signori (della Sabbia) e regala ai poveri cittadini, perchè il Pd anche di Melucci non ha mai chiesto che gli introiti delle spiagge rimangano ai Comuni? La mia risposta è vecchia e scontata: se i canoni venissero incassati e soprattutto decisi dai Comuni, sarebbe molto più difficile permettere ad un barista di pagare (solo) 400 euro all'anno. Anche per i bagnini (il mio) non ci sarebbe la corsa per salire sul carro balneare di Gnassi. I cittadini invece, con un altro sindaco, avrebbero ogni anno qualche milione in più per tinteggiare le strade. Il destino della Ruota è appeso a quello del Sindaco. 

PS Difficile capire il contenuto? La conoscenza (quasi) sempre fa la differenza, non le veline.