giovedì 14 aprile 2016

P.S.

Nella fine della parabola renziana, come i vecchi marinai che fiutano l'aria da garbino, potremmo fare riferimento ai rapporti sempre più conflittuali con la magistratura, vero termometro dell'estinzione del potere piddino. Essendo un terreno scivoloso, preferiamo riflettere però su questioni apparentemente meno importanti come i "distinguo" dei Presidenti di regioni appartenenti al Pd. Dalla Toscana alla Puglia, la novità non è andare contro Renzi, dal loro punto di vista rischierebbero di legittimare D'Alema, Bersani e in qualche modo lo stesso Cuperlo, ma andare Oltre. Una prospettiva che seppure con un ruolo più defilato sembra appartenere anche a Bonaccini. Potete osservare, non essendo giornalisti vincolati al silenzio, il "formale" rapporto con Gnassi, sempre più definibile supertifoso renziano. Trova nell'organismo regionale risposte sempre ostiche: la pista ciclabile (?) del lungomare non a norma e non finanziata, l'uscita della regione dai nostri sistemi locali e.. la partita Start. Un segnale del cambio di marcia. Nell'antico matrimonio Errani/Melucci i debiti dell'Agenzia Riminese non li avrebbe trattati il nuovo soggetto dell'area vasta trasportistica. Sarebbero stati condonati nella capiente camera caritatis.