venerdì 5 gennaio 2018

All'Asta

Per i credenti (solo) a quello che leggono sui due giornali d'accompagno festoso o i sette blog che ci augurano perfino il buongiorno, raccontando bene (solo) le imprese di Pandulfus, consiglio la lettura di Fallimenti.It. Permette di avere il quadro della città e dintorni. Una curiosità che ti lascia però male, con tanti dubbi se la paragoni con gli scenari che quotidianamente vengono spacciati come veri. Non resta nemmeno voglia di inscenare una pantomima come quella sul lungomare, pensando che imprenditori in scadenza possano trovare i milioni per realizzare i disegnini. La Questura, visitata dal Gabibbo, è andata all'asta..giudiziaria. La fine delle tante opere mai realizzate. La base della vendita all'incanto è dieci milioni. Nessuno ha detto, scritto o rammentato che l'area in questione è uno dei (tanti) comparti del Prg Chicchi94 diventato Liberi&Belli2018. Prevedeva la costruzione dell'immobile (stranamente) con la dizione "Questura", ma anche (come ristoro) di circa 10mila mq di residenziale e direzionale. La proprietà aveva già presentato un piano particolareggiato per la realizzazione. Venne respinto dalla (seconda) giunta di Ravaioli in quanto per l'affitto della Questura non si era mai arrivati alla definizione e ritenendo quindi il comparto non conforme alle norme previste nel piano regolatore generale. Tutti (quasi) capirebbero che il valore dell'immobile è legato al destino dell'altra parte dell'area mai realizzata. Mi chiedo cosa possa acquistare il teorico aggiudicatario dell'asta. Sarebbe lecito pensare che se il manufatto principale non diventa "Questura" anche il resto non possa essere residenziale. C'è di peggio: se la costruzione esistente non ottiene la destinazione originale, il manufatto diventa abusivo. Non so se il provvedimento di Ravaioli, convalidato dal Tar, sia stato oggetto di un ricorso, potrebbe essere che (in qualche piega) del Piano Strutturale questa vicenda sia stata teoricamente risolta. Gli adoratori per contratto del regime locale dicono che vi sono sempre (gli stessi) imprenditori pronti ad esaudire le voglie e disegni del Principe. Non ci credo. So che su tutta la vicenda ci sono state pressioni ed interessi ma alla fine il (solito) giudice fallimentare ha deciso. Vi consiglio però di leggere il libro guida della città.