martedì 9 gennaio 2018

La Sostanza

Dopo avere letto qualche articolo e molti commenti, ho pensato fosse utile aiutare la compilazione di una mia riflessione sul blog SalvaRimini. Ho messo in primo piano la sostanza politica della questione: cosa si vende all'asta? Che le destinazioni arrivino da una variante o da un comparto, ha solo importanza per qualche cavillosa interpretazione. Non cambia niente. La convenzione, al pari delle altre "malefatte" è il cardine di ogni discorso. Che la parte residenziale potesse essere edificata attraverso concessione diretta o piano particolareggiato è altra disquisizione per mostrare (solo) il titolo di studio. Non mi sembra sia stato usato per il PP di S.Giustina. Il Palazzo edificato con esclusiva destinazione "Questura" non ha esaudito i dettami previsti nella convenzione. Che sia stato per un disaccordo con il Ministero degli Interni o con il Gabibbo, non importa. Anch'io sono convinto che rimanga abusivo a meno che non sia stato sanato con un procedimento "in volo". A mio modesto e diplomato parere il Sindaco doveva informare il consiglio sulla reale situazione giuridica e soprattutto su quella amministrativa. Indicando i possibili futuri utilizzi dell'area e dell'immobile, adottando magari una delibera d'indirizzo consiliare, trattandosi di pianificazione. Considerare queste osservazioni come banali, fantozziane, inutili e strumentali testimonia, come sostengo da molto tempo, che a Rimini hanno smesso di amministrare.
Sandro Baschetti