venerdì 26 gennaio 2018

Mobilità

Da qualche anno a Rimini il Sigep è diventato, con gli ingorghi e lo smog gratuito, un testimonial della mobilità. E' ormai l'unico avvenimento che mostra brutalmente la reale situazione della città. Verrebbe da chiedere alla sempre meno (meno) folta pattuglia dei plaudenti le gesta del fila dritto, cosa succederà con le imminenti chiusure: lungomari, viali delle regine, ponte delle passerelle, centro storico, porto ecc. La risposta sindacale è: tutti in bicicletta. Come ci difendiamo da un sindaco che "inventa" strade e ponti, cancella gli stalli e promette..Scarpetti, senza usare scienza, programmazione e condivisione? Il Piano della Mobilità doveva essere la bussola per decisioni inserite però nel Piano Strutturale. Tutto s'improvvisa. Mi si dica o ricordi in quale contesto programmatico rientra il ponte di Via Bagli oppure i cambiamenti nel cimitero del centro storico. Nemmeno i gravi e ripetuti incidenti stradali, hanno aperto un dibattito cittadino. Dovrebbe essere ovvio che anche la sicurezza stradale fa parte della mobilità.
PS Indovinate chi incontrerà Gigetto Di Maio nella sua comparsata elettorale a Rimini? I residui dubbi elettorali sono spariti.