venerdì 26 gennaio 2018

Orribile

E' orribile ai miei occhi quello che hanno fatto esternamente alla Rocca, visto ieri, nondimeno alla gente piace tutti dicono ok, le luci piacciono, il prato piace, la pietra bianca piace, questo è innegabile: il villano, lo zotico, il foresto che ivi passano non si fanno tante domande, se sia del 1400 o del 400 o del 400 a.C. Vedono il marmo, il prato, le luci e dicono "oh ma che bello", "eh però 'sto Gnassi, è uno forte lui!". Il bracciante lucano... l'operaio sotto scolarizzato, l'operatore ecologico, il disck jockey, il body builder... l'hair stylist, insomma chi non abbia studi o interessi specifici non riscontra quanto esso sia s-graziato. Ma fosse stato per me neppure avrei iniziato questa cosa rimandandola a tempi migliori, in quanto è in atto un'emergenza economica, tante fasce della popolazione sono in sofferenza e neppure li notano il Fulgor, il Castello, il Teatro, la "piazza sull'acqua" decine, centinaia di milioni prelevati dalle nostre tasche per opere che avrebbero dovuto essere rimandate spendendo per il necessario, per l'emergenza economica e non per il superfluo. E invece la Crisi dal Palazzo non si sente, lo stipendio arriva uguale: caz, te lo fai te, ci credo usčiaza! Apro e chiudo una parentesi: sia la grande stagione archeologica fine '800 primi '900, sia le grandi opere architettoniche o ingegneristiche del passato, d'arte e non, incluso questo benedetto rudere di castello sono state possibili perché il 90% della popolazione era costituito da una massa informe di poveri, poverissimi, miserabili, schiavi, prigionieri, pagati un niente quando non direttamente "niente", altrimenti mai sarebbe stato possibile tirare fuori Pompei o costruire il Colosseo o la Reggia di Caserta o Notre-Dame etc. etc. etc. Come venendo a tempi più recenti non sarebbe stato possibile costruire i grattacieli di Manhattan se non ci fossero stati semi-schiavi immigrati. Per dire che le grandi opere del passato, d'arte e non, sono difficili da replicare, oneroso riportarle alla luce, a meno di essere in paesi dove la manodopera costa 100 dollari, l'età media bassa, grande disponibilità di braccia giovani, zero oneri,etc., allora puoi ancora fare i grattacieli, qui è molto più difficile, anche se con l'immigrazione pilotata si sta cercando di ricreare una società simile, chiusa parentesi. Tornando agli interventi al castello: come detto per me sono un obbrobrio. E lo sono anzitutto perché la mano è sempre la stessa, sia che faccia due panchine e una ciclabile sul lungomare, che l'orribile lavoro alle Celle, che la piazza sull'acqua: stessi materiali e stesso stile e basta guardare il consorzio di imprese per vedere che razza... di "Brunelleschi" ha fatto questi interventi al castello. Se non si fosse inteso recuperare il fossato, idea demenziale per me, sarebbe stato sufficiente farvi un piccolo prato attorno come si fa usualmente, e ce ne sono a decine, in zona e non, di castelli malatestiani, rovereschi etc. e ovunque si fa un prato e amen (che poi sono tipicamente desolati e di più creano il deserto attorno), sia che si scavi il fossato o no. Inoltre: questi interventi sono molto difficili in quanto non c'è nulla che si possa realizzare oggi ex novo che non faccia a pugni messa a fianco ad un'opera realizzata 500 o 1000 anni fa, un dipinto, un codice, un edificio..., e a questo allude credo chi afferma che il Brunelleschi vale mille volte i "ciaffi" di scena di Fellini (in relazione al fatto che si vorrebbe fare il Museo Fellini dentro il castello) e in generale per me la grazia, l'armonia, la sensibilità delle opere pre Rivoluzione Industriale o forse pre Rivoluzione Scientifica, orientativamente fine XVIII secolo e XVII secolo quando l'Europa cambiò ossia la vita degli uomini cambiò per conseguenza, e cambió il paesaggio, il rapporto con la natura. Le sensibilitá cambiarono prima con la scienza, poi man mano con le sue applicazioni tecnologiche, mia opinione. Ma teniamo in fine bene a mente alcune questioni. La prima è che per quello stramaladetto castello ha polverizzato il mercato mettendolo tanto in crisi che due settimane fa un ambulante ha tentato il suicidio per motivi economici, perché in ogni città il mercato ambulante potrà piacere o no ma ha una sede non è sparpagliato, a meno che non si abbia intenzione, da cosa nasce cosa, di eliminarlo a favore di terzi. II punto: l'area su cui insiste il complesso, considerando anche la parte di ponente contava centinaia, forse 1000 addirittura posti auto che non sono stati ripristinati: quindi con che cazzo verrà la gente a vedere questo spettacolare castello ex prigione e cosa ne sarà del centro storico (ricordo en passant che nel 1968 quando si cominciò a pedonalizzare perché prima si poteva passare in macchina anche su corso d'Augusto ci fu una memorabile e forse unica serrata-sciopero dei commercianti del centro che al tempo erano una miriade che già allora protestavano che si stava cominciando a isolarli o fosse fosse che domani si potrà andare in macchina solo verso...)!? III punto non puoi o almeno non dovresti fare di una città un santuario inaccessibile, addirittura vogliono pedonalizzare ulteriormente, altrove, dico Parigi, le auto passano davanti al Louvre, così è ovunque nel mondo la pedonalizzazione è un dogma riminese ed è molto sospetto di essere un dogma interessato... "conto terzi"! 
 Astrid A. 
(in foto: uscita degli ultimi detenuti 1967 quando il rudere cessò di essere adibito a carcere)