sabato 27 gennaio 2018

Cinque Marzo

Per un attimo e per completare il pezzo ho immaginato fosse il cinque marzo. In casa Croatti&Casadei hanno già felicemente brindato con Spumante Cardone. Pur mantenendo il primo posto nella galleria politica, il successo a 5 stelle è stato molto simile a quello precedente. La differenza è il pesante distacco nel maggioritario e la trasformazione, anche lessicale, nel partito del sud. Una Lega all'incontrario.  L'approssimazione della politica (?) pentastellata la si nota quando ti accorgi che tutto è lasciato al caso e la fortuna, chiamata in questo caso Pd. Contro Renzi è stato un tiro al bersaglio facile. Ha inventato perfino gli Stati Uniti d'Europa. Neanche Zerbini, in piena crisi d'astinenza dalla tavola, avrebbe avuto il coraggio di proporli. La grande novità introdotta è la scelta di quattro commedianti esterni che testimoniano solo la fragilità del personale dipendente. Uno sperpero di potenzialità politica e un'altra grande occasione persa per cambiare il Paese. Sono sempre stato convinto che i due maghi al potere non vogliano governare. Conoscono il personale i ed i rischi. Basti pensare che non esiste consigliere grillino senza (almeno) un avviso. Mettere in ogni regione un fedele a selezionare i dipendenti con criteri sconcertanti produce una qualità pessima del raccolto. La Sarti lo testimonia. Nel Pd, per dirla tutta, avrebbe fatto fatica a fare la consigliera di un quartiere sperduto. Per evitare questi pericoli Gnassi li ha eliminati, si è messo però sul balcone della piazza più bella al mondo, a braccia larghe, mutuando uno stile pericoloso, ad arringare due obbedienti giornali. Sono rimasti loro a crederci, spargendo incenso giornaliero, diviso equamente con il Magnifico del Sigep. A proposito dopo questa brillantissima esposizione da ingorgo, i due grandi soci si sono..baciati? Ci voleva molto caro Bugani ad indire delle serie e veritiere consultazioni, aperte, apertissime a tutti. Scegliendo una serie di figure rappresentative del territorio? Cosa avevate da perdere? I teorici del complotto e delle scie parlerebbero di possibili infiltrati, voti comprati. Meglio rimanere in pochi eletti ma fidati, per quello che contano. Non importa cosa hai già fatto nella vita, importante è la data di nascita grillina, con post adulatori. La presenza a Bologna, il giorno del Vaffa, vale due lauree. Ai guardiani della rivoluzione, la rendita di posizione scadrà presto. Ci voleva la Milena Gabanelli al posto del mite Gigetto. Cinque anni fa venne assunta a simbolo del movimento. Troppo brava, efficace, autonoma per mettersi al servizio. Può avvenire per il M5S quello che successe a Di Pietro anche se questa volta i numeri sono impressionanti, pur nella loro volatilità. Ci potranno essere delle sorprese dopo una consultazione senza certi vincitori. L'uscita di scena di Beppe sembra decisa per lasciare mani libere nella scelta del partner che fa 40. Non dimenticate quante sono state le uscite dal movimento in questi anni. La "morte "politica del congiuntivo più famoso d'Italia fu proprio la Gabanelli a deciderla. Potrebbe essere la guida per il futuro. Mi fermo, non ci resta che attendere. La fortuna è che sulle passerelle del Borgo Andrea sembra non ci siano balconi, solo buchi.