martedì 2 gennaio 2018

Il Nuovo

Fra i tanti fallimenti politici, sociali, economici e amorosi di Renzi, quello più rimbombante è la (fallita) rottamazione. Protagonisti dei tempi lontani si sono alzati dalle tombe (politiche) per riconquistare la scena. Il sempre più ondeggiante Cavaliere sembra avere ingurgitato tonnellate di gerovital stoccato (prudentemente) ad Arcore. Ha sempre copiato, forse anche a scuola, abile a vendere il suo prodotto come fosse..vergine. Ci regalò un milione di posti di lavoro, oggi ci consegna il reddito di..dignità. I grillini ne indovinano una e se la fanno fregare. Le scie sono al sicuro. Nonostante la voglia di cambiamento degli italiani, diversi leader politici sono riusciti a riconquistare la scena. Non tutto il "vecchio" era da buttare, anzi il paragone con il nuovo, in alcuni casi, è davvero impietoso. La Fedeli e compare Poletti non avrebbero fatto il contorno in nessun antico governo. Berlusconi da quasi venticinque anni detta regole e tempi nel centrodestra e nelle festine collegate. Costavano molto ma hanno dato un grande daffare ai giudici di mezza Italia, Repubblica ha campato cinque anni con i titoli, fino a quando Silvio è diventato la stampella di Renzi. Qualche giorno di servizio sociale, è come..nuovo. A 81 anni sembra quello di un tempo: interviste sui giornali, apparizioni in tv, presentazioni di libri, allenatore del Milan. Il testa a testa con la Lega di Salvini per la guida della coalizione è serrato, ma secondo i sondaggi il leader di Forza Italia, non più in conflitto con i suoi interessi, secondo la stampa di regime, è in costante rimonta. Male che vada per lui c’è sempre la possibilità di un esecutivo di larghe intese con il Pd. Piuttosto che stare con Salvini, meglio i resti di Renzi. Carisma e soldi gli hanno permesso una longevità politica pari solo a quella di... I traditori che se ne erano andati o fatto finta (Alfano) sono tornati col cappello in mano. Nell'altro versante, più borbottante ed incomprensibile di prima, abbiamo Romano Prodi, di soli 3 anni più giovane, detto l'Europeo per averci regalato una Unione del ca. E' stato l'unico con un rassemblement da Mastella a Bertinotti che l'ha battuto due volte. Terzium non datur. E' diventato l'Oracolo dell'Ulivo. Tanto non si capisce quello che dice, ci vogliono i sottotitoli come per Gomorra. Rimane l'antica riserva nel caso (certo) di una sonora sconfitta di Renzi.  Walter Veltroni ha minacciato di andare in Africa. Ne sono venuti tanti ma lui è ancora li che pontifica sul niente come sempre. Il più pericoloso è sempre (stato) D'Alema, al pari del Melucci riminese chi lo ha avuto contro ha perso. La scissione dal Pd è una vendetta consumata lentamente. I suoi elettori lo chiederanno e lui si ricandiderà in...Puglia. C'è anche Antonio Bassolino, fate voi il commento. A Rimini abbiamo il ritorno di Giuseppe Chicchi. Solo il M5S si confermerà la forza che ripremierà il nuovismo anche se deleterio. Sembra impossibile eppure sarà votato copiosamente. Di Maio sta facendo i primi passi da Premier in accomandita. Le espressioni sfuggite sono consolanti. Per quanto possa essere alto il regalo elettorale devi trovare un accordo con chi ti è più vicino culturalmente. Qui nasce il quesito. Cos'è il movimento?