mercoledì 31 gennaio 2018

Muoia il Ducetto con tutti i..

L'ultima tappa della disperazione piddina l'ho letta su un Blog definito chic. Ormai nessuno mette in dubbio che la coalizione di centro-destra vinca, anche agevolmente, aiutata dalle ambigue propensioni del M5S. Si presentano per fare numero e premiare una cinquantina di disoccupati, non laureati. L'altro centinaio invece vede riconosciuta per altri quattro anni la diaria da sogno. Salvini e Berlusconi non si sopportano, fanno fatica a fingere, sono però sicuri di vincere. Il governo del debito, con possibilità di aumentarlo, è un toccasana. Esiste sembra la possibilità che i resti del renzismo si accordino con il Banana. La candidatura di Pizzolante sembra confermare l'ipotesi. A dispetto della propaganda che prevede grossi turbamenti, sono convinto che avremo un governo molto trumpiano. A proposito, negli Stati Uniti, non riescono a trovare un disoccupato. Berlusconi senza Salvini rappresenta quasi nessuno. La Lega può avere altre coalizioni, iniziando dai 5 stelle lasciati (imprudentemente) in accomandita a Gigetto. La prima iniziativa elettorale è stata a Rimini. Un trionfo demaniale. Il centrodestra gira la boa accreditato del 37,2% dei consensi. Dieci punti in più rispetto a Pd e alleati. E siamo ancora prima dell'ultima diaspora. Renzi sta interpretando al meglio la tragica fine dei dittatori politici. Si rinchiuderà nel Nazareno con una cinquantina di fedeli rimasti, la Boschi non farà in tempo ad arrivare da Bolzano. L'Istat ha capito l'aria elettorale che tira e (stranamente) emette notizie che sembrano reali. Il tentativo del Cavaliere di mostrarsi più europeista di Zerbini è destinato a fallire. Anche il Lato B tedesco più famoso mostra (grossi) problemi nella coalizione tra due debolezze. Forza Italia e Lega governano assieme in molti comuni e regioni importanti, lo faranno agevolmente anche a Roma. Chiudo con un moto di comprensione e vicinanza alla (ex) potente lobby della spiaggia. Il semplice fatto che un neofita innocuo come Gigetto abbia chiesto d'incontrarli, in regime di proroga, immortalandoli come la componente più importante della città, dimostra quanta strada il movimento debba percorrere per capire politica e cittadini. Per il momento però i loro interessi li curano meglio degli altri.