lunedì 22 gennaio 2018

Uno vale l'altro

"Non di sola politica vive l'uomo" recita il titolo del blog di un caro amico (seguitelo, non è mai banale.) La carica dei 10.001 autocandidati non sembra avvalorare questa tesi. La corsa verso il pregiato (pregiatissimo per quanto è ambito), simbolo del moVimento che garantisce un "lavoro" di rappresentanza, sembra premiare quella ricerca di politica "dal basso" tanto cara ai Pentastellati, smentendo nel frattempo, quella rinuncia alla partecipazione, quella disaffezione alla politica, del popolo -tanto sono tutti uguali- Italiano, di cui sentiamo molto parlare. E' così? O no ? No. Basta leggere alcuni (anche molti se la voglia non viene meno subito), c.v. (quando ci sono), dei candidati a candidarsi. La selezione a maglie larghe che alla voce profilo ricercato, recitava "tutti" ha, di fatto, allontanato quelle figure che, dovendo scegliere tra l’occupazione funzionale/dirigenziale di medio alto livello e un testa a testa con le cardoniane indicazioni di voto, hanno preferito ... il mondo reale. Non potendo o non sapendo fare selezione ci si è limitati a ... non farla. Una resa incondizionata. Da uno vale uno di Grillo si è passati a uno vale l'altro di Bugani. Esaudito il desiderio del capo politico Di Maio. Nessun taxi per Roma. Tutti sul torpedone. Come in un reality del gioco dell'oca ci ritroviamo al punto di partenza. Ritorno al futuro. Siamo nel 2013. Da Sarti/Sensoli/Affronte a Sarti/Sensoli/chiediaghinelliqualcunotrova. Il moVimento è una cosa seria? Si? Allora la selezione per il 2019 parte oggi. Subito. Adesso! No? Allora lo siamo già un partito politico...del Cloud.
 P.s. Votare su Rousseau è l'ottava fatica di Ercole. Una vera dimostrazione di abnegazione. A Gratis Per gli altri, quelli che fingono di ridere o ridono per non piangere ricordo che con l'euro delle primarie siete finiti nei Casini.. e Pizzolante. La prossima volta provate con i bollini del Conad. Mi serve il set di coltelli.
Il Santo