sabato 6 gennaio 2018

Disperati

Parlo naturalmente del Pd. Dopo Renzi non hanno più azzeccato niente. Succede così anche in politica quando inizia la fase sfigata. Ogni cosa, come ammonisce la giustizia, se menti ti si può ritorcere. I "disperati" piddini per racimolare forse qualche voto con antico sentore radicale hanno varato una unione quasi incestuosa sul piano delle diversità. Pensare ad un matrimonio elettorale tra Zerbini e la Bonino fa piombare in uno stato di prostrazione. Tra i due però chi è cambiata (troppo) è l'Emma, Samuele è lo stesso trascinatore pasquale di croci penitenziali, il cui approdo al Pd aveva già certificato la natura di quel miscuglio. Non mi meraviglio che il Partito di Renzi sia arrivato a queste mescolanze etiche dopo la grande pensata delle buste di plastica e di partito biodegradabile. Se pensate (anche) che il Bulletto ha chiesto la "cancellazione" del canone televisivo potete comprendere come siano avviati verso l'anonimato politico. Ho letto sul Corriere (tutto) del Pd una "intelligente" reazione di Stefano Caldari, assessore al Turismo di Riccione. Me ne avevano parlato bene, ho trovato le conferme. Il Pd ha avuto il coraggio di accusare la Sindaca che li ha sfrattati di "spendere" troppo per il Natale alla riccionese. L'aspetto che mi ha "divertito" di più è leggere su Chiamami Melucci una sponda polemica. Capisco (quasi) tutto, però quando si è davvero disperati ci sono altri modi per curarsi. Provate ad esempio a dire una volta la verità sui conti di..Rimini.