domenica 18 marzo 2018

Acqua Calda

Rimini 2018 marzo: l'assessore R. Frisoni, mobilità (e cose molto più importanti, notare), scopre l'acqua calda: "noi non ci muoviamo per muoverci, ma ci muoviamo per fare delle attività, per andare a lavorare o a scuola, per andare in palestra o a trovare degli amici, per andare al cinema o al mare", il che riecheggia il morettiano "faccio cose, vedo gente". Già, Roberta: e quello che "esco a fare due passi" oppure "a prendere una boccata d'aria" o anche "mah... vedo... faccio un giro..."!? Ma evidentemente queste cose sono note non c'è bisogno che le scopra l'assessore che , al netto dei casi citati, che non siamo persone che d'abitudine escono la mattina e vagano senza meta neurolesi che si domandano "chi sono, da dove vengo e dove sto andando?"! Comunque con la geniale scoperta riportata sopra Robertina introduce il PUMS, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (acronimo che si unisce alle centinaia forse migliaia di acronimi che l'amministrazione è in grado di generare al ritmo anche di 70-80 al mese che alludono a piani, iniziative etc.), e il gazebo che fa mostra di sé P.zza Cavour da qualche giorno, un gazebo che invero sembra il risultato di una "ricerca" di III media e rivolto più che ad adulti, al fine di spiegare la questione mobilità, ma a bambini, per i colori, le espressioni usate, la semplicità disarmante, le banalità degli slogan, dei disegnini, delle didascalie e che in effetti sembra voler dire "il popolo è minorenne, a noi amministratori il compito di educarlo"! E ancora si cita il TRC asserendo che cambierà la mobilità da così a così, una cazzata di proporzioni colossali in quanto un mezzo che fa Rimini- Riccione, come si fa dagli anni '30 del secolo scorso mi pare, non cambia una cippa di niente. I punti cardinali sono 4, le linee metro esempio sono un reticolo come tutti sanno, mai una sola linea retta per quanto la cosa risulti onerosa, sarebbero inutili. I bus si muovono reticolarmente come le strade sono reticolari, giammai funziona e neppure esiste un mezzo pubblico urbano che va da A a B e ritorno, non serve e non servirà a nulla chi lo ha pensato e portato avanti, il nostro, dovrebbe solo dimettersi o essere segnalato alla Corte dei Conti. E farlo arrivare in fiera come si dice ora significa soltanto che useranno i mezzi nuovi del TRC (normali bus) sulla tratta stazione fiera! Inoltre l'assessore dovrebbe mettersi d'accordo con Gnassi che sembra avere tutt'altra idea di mobilità: lui immagina una città dove le auto schizzano a 100 e i pedoni si devono riparare sui marciapiedi (dove ci sono) e se metti fuori un piede te lo tranciano! Insomma come detto ci sarebbero mille cose da dire... la Frisoni ha per caso contezza di cosa sia il trasporto pubblico riminese: le tariffe le decide Bologna, i percorsi Ravenna, a salassare turisti, fieristi e scolari di multe si pianifica a Modena: Rimini non conta niente nel suo trasporto (!), i mezzi sono.... "vintage", non solo non c'è la vocina che dice la fermata, ma neppure la scritta e neppure il feedback acustico per la richiesta di fermata. Cosa puoi fare se ometti di parlare di una situazione simile che non trovi più neppure nel Mezzogiorno ma nemmeno le ferrovie degli anni più bui erano messe così male siamo indietro circa 1/2 secolo es. su Milano!? E vorrebbe mandare l'automobilista riminese su questi mezzi vecchi, pericolosi, ogni tanto ne prende fuoco uno, con personale con la licenza media che non sa dare indicazioni non dico in inglese ma neppure in italiano!? E non si è accorta quando è stata "nominata" a presiedere AM!? C'è una situazione di base di TPL da mettersi le mani nei capelli che viene sottaciuta ovvero di cui la Frisoni NON è al corrente! Altro obiettivo PUMS: "Mandare tutti in bici": ma la gente è comoda! Se non lo dice loro il medico che il lifestyle km 0 a piedi è suicidiario, che devono dimagrire altrimenti partono per non tornare più, alla macchina non rinunciano! E le bici elettriche verdi pubbliche che fine hanno fatto? E quelle rosse!? E quanto è diversa Rimini meno di 150mla abitanti dalle città citate nel gazebo informativo ossia New York, Amsterdam... 1/10 di un quartiere di NY, ma come si può essere, assessore, così... così... lo dica il lettore come... "I parcheggi di attestamento sono tutti nei 12 minuti da P.zza Tre Martiri": ma la gente non cammina tutta alla stessa velocità, c'è la nonnina e c'è il palestrato, e poi non li fa quei 12 minuti di camminata se può risparmarseli va al centro commerciale dove i parcheggi sono non a 12 ma a 2 minuti dall'ingresso che moltiplicati andata e ritorno fa 4 contro 24! Insomma: disarmante. E per mettere ulteriore carne al fuoco due parole sulla trovata dell'altra campana della mobilità, quello che la vuole veloce non slow (Gnassi), ossia il blocco totale di uno degli accessi mil-le- nari al centro: via Garibaldi. Ora nemmeno più sui Bastioni si può circolare, un crocevia di strade storiche come Montefeltro che seguiva il Marecchia, Lavatoio -di Mezzo per la zona Santa Cristina, Covignano che poi si divideva per San Marino, e le due circonvallazioni direzione Roma e Ravenna: alla fine ci ha fatto una piazza con una maxi tavolata di un bar, un maxi sagrato, niente di nuovo, cose già viste in altre zone. Ha azzerato praticamente la carrabilità di via Saffi. C'è quella "Porta" che sbarra l'accesso di fatto a via Garibaldi,ora ridotta "spettrale" che in passato non è che fosse così ma era in un'edificio messa lì così com'è da una dozzina d'anni,  è fuori contesto, neppure è esistita che rarissimamente la dizione "porta montanara", come tutti sanno era l'accesso alla contrada detta "dei Magnani". Quindi in sintesi siamo... 'ti padòl, nella palude sui trasporti, con un simile assessore tutto titoli e distintivo (apro e chiudo parentesi: si laurea e si specializza in Economia e Finanza, e invece di trovarsi un lavoro in quel settore, si butta sui Trasporti e viene a fare il Presidente prima e l'assessore poi qui... mah!) che si fa vanto di quella volta che ha presentato ("ooooh") una ricerca (con altri eh!) sulle auto che non hanno bisogno di conducente all'UE, e lo racconterà ai nipotini un po' come... quel ristoratore che ricorda sempre di quella volta che da lui venne a cena... Barack Obama! 
S. A.