Rimini 2018 marzo: l'assessore R. Frisoni, mobilità (e cose molto più importanti, notare), scopre l'acqua calda: "noi non ci muoviamo per muoverci, ma ci muoviamo per fare delle attività, per andare a lavorare o a scuola, per andare in palestra o a trovare degli amici, per andare al cinema o al mare", il che riecheggia il morettiano "faccio cose, vedo gente". Già, Roberta: e quello che "esco a fare due passi" oppure "a prendere una boccata d'aria" o anche "mah... vedo... faccio un giro..."!? Ma evidentemente queste cose sono note non c'è bisogno che le scopra l'assessore che , al netto dei casi citati, che non siamo persone che d'abitudine escono la mattina e vagano senza meta neurolesi che si domandano "chi sono, da dove vengo e dove sto andando?"! Comunque con la geniale scoperta riportata sopra Robertina introduce il PUMS, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (acronimo che si unisce alle centinaia forse migliaia di acronimi che l'amministrazione è in grado di generare al ritmo anche di 70-80 al mese che alludono a piani, iniziative etc.), e il gazebo che fa mostra di sé P.zza Cavour da qualche giorno, un gazebo che invero sembra il risultato di una "ricerca" di III media e rivolto più che ad adulti, al fine di spiegare la questione mobilità, ma a bambini, per i colori, le espressioni usate, la semplicità disarmante, le banalità degli slogan, dei disegnini, delle didascalie e che in effetti sembra voler dire "il popolo è minorenne, a noi amministratori il compito di educarlo"!
E ancora si cita il TRC asserendo che cambierà la mobilità da così a così, una cazzata di proporzioni colossali in quanto un mezzo che fa Rimini- Riccione, come si fa dagli anni '30 del secolo scorso mi pare, non cambia una cippa di niente. I punti cardinali sono 4, le linee metro esempio sono un reticolo come tutti sanno, mai una sola linea retta per quanto la cosa risulti onerosa, sarebbero inutili. I bus si muovono reticolarmente come le strade sono reticolari, giammai funziona e neppure
esiste un mezzo pubblico urbano che va da A a
B e ritorno, non serve e non servirà a nulla
chi lo ha pensato e portato avanti, il
nostro, dovrebbe solo dimettersi o essere
segnalato alla Corte dei Conti. E farlo
arrivare in fiera come si dice ora significa
soltanto che useranno i mezzi nuovi del TRC
(normali bus) sulla tratta stazione fiera!
Inoltre l'assessore dovrebbe mettersi d'accordo con Gnassi che sembra avere tutt'altra idea di mobilità: lui immagina una città dove le auto schizzano a 100 e i pedoni si devono riparare sui marciapiedi (dove ci sono) e se metti fuori un piede te lo tranciano! Insomma come detto ci sarebbero mille cose da dire... la Frisoni ha per caso contezza di cosa sia il trasporto pubblico riminese: le tariffe le decide Bologna, i percorsi Ravenna, a salassare turisti, fieristi e scolari di multe si
pianifica a Modena: Rimini non conta niente
nel suo trasporto (!), i mezzi sono....
"vintage", non solo non c'è la vocina che
dice la fermata, ma neppure la scritta e
neppure il feedback acustico per la richiesta
di fermata. Cosa puoi fare se ometti di
parlare di una situazione simile che non
trovi più neppure nel Mezzogiorno ma nemmeno le ferrovie degli anni più bui erano messe
così male siamo indietro circa 1/2 secolo es. su Milano!? E vorrebbe mandare
l'automobilista riminese su questi mezzi
vecchi, pericolosi, ogni tanto ne prende
fuoco uno, con personale con la licenza media
che non sa dare indicazioni non dico in
inglese ma neppure in italiano!? E non si è
accorta quando è stata "nominata" a
presiedere AM!? C'è una situazione di base di
TPL da mettersi le mani nei capelli che viene
sottaciuta ovvero di cui la Frisoni NON è al
corrente! Altro obiettivo PUMS: "Mandare tutti in bici": ma la gente è comoda! Se non lo dice loro il medico che il lifestyle km 0 a piedi è suicidiario, che devono dimagrire
altrimenti partono per non tornare più, alla
macchina non rinunciano! E le bici elettriche
verdi pubbliche che fine hanno fatto? E
quelle rosse!? E quanto è diversa Rimini meno
di 150mla abitanti dalle città citate nel
gazebo informativo ossia New York,
Amsterdam... 1/10 di un quartiere di NY, ma
come si può essere, assessore, così...
così... lo dica il lettore come... "I
parcheggi di attestamento sono tutti nei 12
minuti da P.zza Tre Martiri": ma la gente non
cammina tutta alla stessa velocità, c'è la
nonnina e c'è il palestrato, e poi non li fa
quei 12 minuti di camminata se può
risparmarseli va al centro commerciale dove i
parcheggi sono non a 12 ma a 2 minuti
dall'ingresso che moltiplicati andata e
ritorno fa 4 contro 24! Insomma: disarmante.
E per mettere ulteriore carne al fuoco due parole sulla trovata
dell'altra campana della mobilità, quello che
la vuole veloce non slow (Gnassi), ossia il
blocco totale di uno degli accessi mil-le-
nari al centro: via Garibaldi. Ora nemmeno
più sui Bastioni si può circolare, un
crocevia di strade storiche come Montefeltro
che seguiva il Marecchia, Lavatoio -di Mezzo per la zona
Santa Cristina, Covignano che poi si divideva
per San Marino, e le due circonvallazioni
direzione Roma e Ravenna: alla fine ci ha
fatto una piazza con una maxi tavolata di un
bar, un maxi sagrato, niente di nuovo, cose già viste in altre zone. Ha
azzerato praticamente la carrabilità di via
Saffi. C'è quella "Porta" che sbarra l'accesso di fatto
a via Garibaldi,ora ridotta "spettrale" che in
passato non è che fosse così ma era in
un'edificio messa lì così com'è da una
dozzina d'anni, è fuori contesto, neppure è
esistita che rarissimamente la dizione "porta montanara", come tutti sanno era
l'accesso alla contrada detta "dei Magnani".
Quindi in sintesi siamo... 'ti padòl, nella
palude sui trasporti, con un simile assessore
tutto titoli e distintivo (apro e chiudo parentesi: si laurea e si specializza in Economia e Finanza, e invece di trovarsi un lavoro in quel settore, si butta sui Trasporti e viene a fare il Presidente prima e l'assessore poi qui... mah!) che si fa vanto di quella volta che ha presentato ("ooooh") una ricerca (con altri eh!) sulle auto che non hanno bisogno di conducente all'UE, e lo
racconterà ai nipotini un po' come... quel ristoratore che ricorda sempre di quella volta che da lui venne a cena... Barack Obama!
S. A.