venerdì 9 marzo 2018

Non è Filippo

Non è di Filippo, ci gioco i maroni e ci metto la faccia su 'sta cosa (mi riferisco alla questione lavori-Rocca, leggiti sotto che ti spiego bene). E nemmeno posso dire è "alla Brunelleschi" o "brunnelleschiana" o brunnelleschs...esca o non so come accidenti si dica "tipo Brunelleschi" o Filippo-style ovvero "toh, ma sai che ricorda Filippo di ser Brunellesco quel rudere... ma fosse ma!?". E sapete perché non potrei dirlo? Semplicemente perché non esistono opere di architettura militare di Brunelleschi. Anche se invero almeno per una ha dato la propria "consulenza" o sia la Rocca di Vicopisano, e questo è certo e attestato da più fonti, quando per Castel Sismondo ("testis unus testis nullus") esiste una sola fonte che sarebbe una biografia che accredita il Castello come opera di Filippo Brunelleschi. Pertanto non corrisponde al vero, eventualmente fosse ma così evidentemente non è, quanto ho letto recentemente che C. Sismondo sarebbe l'unica opera ossidionale di Brunelleschi (=da assedio, quando le parole servono a mettere fumo negli occhi) Certo, in una piccola città come Rimini se ti accrediti come auctoritas locale su questioni storiche tra l'altro in alcuni casi tipo "Storia di Rimini - dal 100.000 a.C. al Turismo balneare", come se esistesse la riminologia piuttosto che migliaia di discipline specifiche per cui puoi essere vagamente esperto "di storia riminese" ma se vuoi essere competente o sei un romanista o un medievista o un filologo romanzo, un dantista... ok!? Ma a Rimini puoi far bere di tutto, non essendoci un Dipartimento universitario di storia medievale o moderna etc., un corso di laurea, un ateneo, una facoltà di architettura etc. Pertanto io credo che si "utilizzi" il celebre architetto della Cupola per proteggere in qualche modo e valorizzare il Castello anche se egli non ne è autore nella maniera più assoluta. Di più, molto di più: credo che questo mantra del fossato in realtà celi il desiderio di scavare sotto la piazza per tirare fuori i resti di Santa Colomba sperando di trovarci chissà che da parte di studiosi-diciamo che vanno in brodo di giuggiole davanti ad un paracarri dell'800. Poi c'è un altro aspetto, diciamo "umano": chiunque abiti in una città e si interessi nel caso di storia è portato a "magnificare", e non solo chi si occupa di storia. Esempio la testa bronzea trovata scavi ex fiera molto tempo fa raffigurante una nobildonna romana non è di Agrippina "potrebbe anche essere, si sa mai..." dicono studiosi ma lo storico non-accademico locale la accredita come raffigurante Agrippina e così avviene in tutte le città, specie piccole città, quindi forte componente di aspetto umano diciamo così; anche a me piacerebbe che fra i miei nani da giardino ve ne fosse uno di Michelangelo finito in mezzo per caso o che nella stazione fs ci fosse la mano di Le Corbusier etc. Ma nessuno competente in materia in Italia e nel mondo oggi firmerebbe che il castello di Sigismondo sia opera di Brunelleschi, anzi, dovendo scegliere firmerebbe per "ma assolutamente No", questo deve essere scritto a chiare lettere. L'unico indizio è la nota agli studiosi biografia del Manetti non troppo attendibile invero "Vita di Filippo di ser Brunellesco". In nessun testo, antico, moderno, contemporaneo su Brunelleschi voi troverete la Rocca come opera sua. Quindi potremo dire che soltanto a Rimini Castel Sismondo l'ha progettato il Brunelleschi, ovunque altrove non l'ha progettato Brunelleschi per 99,9% di studiosi. Alla luce di ciò noi affermiamo confortati da mille studi e studiosi non-riminesi che Ser Filippo c'entra una cippa col castello. Metti anche che possa essere venuto in zona come parrebbe esser vero e Sigismondo che gli abbia accennato "sa, Ser Filippo, avea intenzione di...". E Brunelleschi: "eh dài ma allora, fallo... fallo, se te lo puoi permettere di 'sti tempi meglio cautelarsi 'un si sa mai ma io 'un 'ncio' tempo...": questo è credibile. Sul resto delle opinioni che circolano relativamente al prato e alle panchine non belle per me che sono state realizzate dalla ditta Ulisse & Cristina Pesaresi "committente" il Sindaco fellinista davanti alla Rocca concordo. Come concordo sulla fissazione per Fellini tanto che come Sasso Marconi o tanti altri luoghi San Mauro Pascoli etc. potremmo chiamarci Rimini Fellini (come si vede poi personaggi famosi danno nomi a piccole località, città davano nomi a persone in passato, grandi città sono state intitolate a grandi uomini). Non risulta che dove sono nati Kubrick, Rossellini, Angelopoulos... si sia kubrizzata la città anche perché Rimini evidentemente non si esaurisce con Fellini, ha storia millenaria sebbene sia innegabile che Fellini sia il personaggio più famoso nato MA NON VISSUTO QUI (non avendo noi dato i natali a Newton, Galileo, Kant, Picasso...); ma voi pensate allora se quivi fosse nato... Einstein! Trovo poi peggio che demenziale, cervellotico, andare a ricostruire i set dei film una cosa che penso non si è fatta neppure per la Corazzata Potiemkin o Odissea nello spazio che sono ancora più blasonati delle pellicole di Fellini. Anche perché, come qualcuno ricordava, il cinema e la tv sono "scena", tutto è organizzato e realizzato per essere visto con determinate luci, contesti scenici, inquadrature e in 30 pollici o sullo schermo, non dal vivo o comunque da lontano es. per il teatro e con luci di scena; vedere i set riprodotti ne rimani deluso un po' come vedere di giorno da vicino i costumi dei circensi con luce diurna e fenomeni assimilabili: ciaffi! Ma l'aspetto che più mi preme ancora una volta sottolineare è che tutte le città di antica o vecchia fondazione hanno nel sottosuolo la propria storia fra cui opere d'arte o testimonianze architettoniche o altro ma i cantieri archeologici non si fanno in centro. Non scavi in Piazza Duomo o Place della Concorde (senza dire dei costi: e chi paga?), poi nemmeno stessimo parlando di recuperare (mi riferisco al materiale usato come riempimento a cui si mira evidentemente tra l'altro ex Santa Colomba sotto piazza Malatesta)... i Bronzi di Riace; e già la Domus per me fu una forzatura fatta digerire alla città sparando anche parecchie puttanate da far bere ai riminesi sul ritrovamento che non fu affatto fortuito nonché l'aspetto seppur secondario di trasformare un bellissimo giardino come Ferrari che forse aveva la colpa di ricordare uno scomodo passato... ma lasciamo perdere. 
S. M. A.