lunedì 26 marzo 2018

Sarò breve

Sarò breve, approssimativo, sommario, impreciso, grossolano, ma... Ebbene Unindustria Romagna plaude pubblicamente alla sentenza o pronunciamento non rammento di non so quale organo che ha sancito la legittimità dei nuovi pozzi al largo di Misano pressapoco. E afferma che qui ci sarebbe il più grande "polo" italiano per quel genere di attività e che è tutto ok che esso convive con il "più grande polo" del turismo balneare in Italia d'amore e d'accordo, ognuno contribuisce al pil nazionale e locale nei reciproci ambiti senza disturbarsi a vicenda: estrazioni di gas e/o altri idrocarburi, bagni e mettiamoci anche pesca. Se questo sia vero, io non essendo del settore, non lo so ma so come ho già scritto che associazioni ambientaliste si sono dette contrarie e hanno video documentato inquinamento da parte di queste piattaforme. Confindustria fa il suo mestiere nell'elogiare la sentenza: del resto se non ti è rimasto che quello, cosa altro puoi fare se non dare fondo alle riserve di idrocarburi. Gli stati che se lo possono permettere se le tengono strette, comprandoli all'estero, quindi una scelta tipo prendi i soldi e scappa, anche tralasciando che per come ho potuto constatare di persona dove ci sono impianti di questo genere es. Falconara o Ravenna, il turismo ne risente molto pesantemente. La pesca non so (è di avant'ieri un'intervento in Regione di un esponente 5 Stelle sulla vicenda piattaforma al largo di Misano-Pesaro). Ricordiamo anche, già che ci siamo, l'incendio della piattaforma Paguro proprio a Ravenna molto tempo fa di cui ancora secondo alcuni autori l'ecosistema subisce le conseguenze. I comuni che si erano opposti, Cattolica e altri, faranno ricorso mi pare. Comunque stiano le cose per le ragioni sopraddette la posizione di Confindustria è biasimevole, sia sotto il profilo di politica energetica nazionale (si veda a tal proposito le valutazioni espresse da M5S in regione), sia sotto il profilo di tutela ambientale e dimostra non lungimiranza... "avidità" diciamo, e scarsa sensibilità ambientale e sembra suggerire che gli industriali sono apolidi. Saccheggiano la loro nazione tanto se ne possono tranquillamente andare in altro paese, diciamo l'America che il petrolio lo compra non lo estrae quasi più, notare. Ci sono paesi che puoi distruggere ambientalmente come quelli del III mondo, per saccheggiarli delle risorse e paesi che si possono permettere di non essere toccati perché hanno un assetto industriale o altro che consente loro di non danneggiare il proprio ambiente. L'Italia è passata, causa assenza di Industrie, in categoria "lì si può inquinare, saccheggiare" etc. Proprio perché ormai ci vendiamo l'anima, non avendo altro, essendo scappate le industrie è ovvio che non puoi vivere solo di terziario avanzato, quindi restano le materie prime, il turismo, l'agroalimentare, moda-tessile e poco altro; perché mi insegnate, mi si passi la digressione e l'approssimazione, che se tutti sono medici, avvocati, notai, farmacisti, ingegneri, professori etc. Oppure attori, registi, commentatori, cantautori, giornalisti etc. quello che consumiamo, a meno di non avere forze armate, essere una potenza militare che si inventa un pretesto e attacca uno stato e si garantisce un tenore di vita alto, da qualche parte deve venire. Passato, presente, futuro. Nelle generazioni precedenti quelle attuali, a 14 anni si andava in fabbrica, a 18-20, 24 anni ci si sposava, si manteneva alta natalità e produttività. Oggi nessuno vuole più andare in fabbrica e vorremmo mandarci gli immigrati per ripristinare quel circolo virtuoso che dava natalità e produttività. Sarà la soluzione? Io non credo, non credo che un paese in cui nessuno vuole più lavorare per produrre quello che consuma possa salvarsi importando manovalanza per ricostituire un dorsale industriale molto provata. Come finirà dunque questa storia che gli immigrati faranno gli agricoltori e gli operai e spaleranno la merda al posto nostro e noi visiteremo pazienti, peroreremo cause, canteremo, commenteremo in tv e sui giornali avendo al tempo stesso un tenore di vita accettabile, vacanze, casa, auto elettronica etc. e gli stipendi della nuova classe operaia decresceranno man mano fino diciamo 500 euro/mese per non consentire loro capacità di spesa e quindi di consumo? Di questo morirà/si salverà l'Italia!?
 (in foto vedesi l'ingloriosa fine della piattaforma Paguro a Ravenna fine anni '60, incidenti così sono ancora molto frequenti, la stampa raramente ne dà conto)
 A.S.M.