domenica 18 marzo 2018

Rimini..Domani

Sarà una mia impressione, ma nei contatti ed incontri, diventati più frequenti, con diversi connotati politici, la politica appare lontana dai cittadini. Sono (quasi) tutti portatori di conoscenze o reminiscenze social. Una superficiale, ironica, spesso un pò rozza, infarinatura dei problemi della città. Occorre precisare che non sono aiutati dall'informazione ufficiale, piena di pizzini del Palazzo. Il caso davvero "sconcertante" dei vigili riminesi, destinato a chiudersi od allargare a macchia, è (solo) la punta emergente della qualità amministrativa. Il blog curiale che (spesso) prendo ad esempio (lo è) lo ha già derubricato come noioso incidente di percorso, dedicando, da contratto, molto più spazio ai resti piddini in zir per la rumagna. I miei occasionali interlocutori, non ricordano nomi, cognomi e parentele degli assessori mentre i consiglieri vengono riconosciuti al bar. Una realtà che, fortunatamente, non colpisce i movimenti d'opinione. Hanno un marchio che sul mercato dell'indignazione e miseria tira. Questo vale più per i grillini di Bugani che per la Lega, strutturata come un vecchio partito. Devo dire che mi aspettavo qualcosa di meglio dalle poltroncine dell'opposizione, rappresentata  a Rimini dalle "tirate" di Camporesi e dal vecchio "demolitore" Renzi. Non vogliono o possono fare una opposizione sistemica. Sono ancora vittime dei vecchi accordi per cui qualche ciellino deve gestire qualcosa. Il mondo è cambiato, Rimini è ancora di Gnassi. La Giulia Sarti arriva (largamente) prima senza fare nemmeno una iniziativa o forse per quello. Croatti è conosciuto solo nel ristretto bacino no vax. Senatore non vaccinato da una modesta frequentazione del territorio. La lista presentata dai "cardoniani" ancora al potere, ha subito secondo la stampa (?) un durissimo colpo d'immagine eppure sono amici del reuccio bolognese. Personaggio (?) emblematico di come sia governato il maggiore partito italiano. Di Maio sembra però destreggiarsi bene nella melma del governo di scopo. Rimane solo l'accordo con Salvini, appesantito dalla presenza del Cavaliere, legato al rispetto dell'accordo con compare Renzi. Altre soluzioni non ci sono. Due sconfitti possono consumare una vittoria? Tocca a Mattarella, ma i potenti (?) d'Europa lo hanno richiamato. Al massimo un governicchio per andare a rivotare. Ci sarà (presto) anche Rimini. La melina che per anni è stata fatta per non arrivare ad un giudizio scontato si interromperà. Chi si prende la bega di comporre uno schieramento di (vera) alternativa? Non chiedetelo al M5S. Giocano e vincono solo di rimessa. Guardano l'estratto conto. Chi glielo fa fare. Hanno due mandati garantiti.