venerdì 9 marzo 2018

Se potesse parlare

Sono convinto che se il Presidente Mattarella potesse parlare, chiederebbe, con il solito tono fermo, agli occupanti dei salotti televisivi, di cosa parlano e scrivono. Abbiamo consumato una tornata elettorale e grazie alla legge voluta dal ducetto toscano per annientare i 5 stelle, siamo tornati al punto di partenza, con i grillini, come primo partito. Nel Pd stanno litigando su tutto, ma sopratutto vogliono andare nuovamente alle elezioni. Ve lo ricordate, da bambini quando perdevi una partita chiedevi subito l'..ariuto. Se fossimo un paese leggermente normale dovremmo seguire il percorso indicato dai cittadini. Due sicuri vincitori: Di Maio e Salvini. La strada maestra è verificare la possibilità di un incontro programmatico. Il Cavaliere dopo avere venduto ad uno sconosciuto cinese il Milan, cerca di piazzare al migliore offerente il suo pacchetto (scarso) di voti. Non lo vuole nessuno, è diventato l'immagine della vecchia politica. Una fine ingloriosa, dopo avere sostenuto per anni con voti e deputati il partito di Renzi. Occorre dare vita ad una legge maggioritaria che conceda, un minuto dopo lo spoglio, di capire chi ha vinto. Lo dico per Repubblica e Carlino, sono in uno stato angoscioso. L'unica strada percorribile è un incontro tra Centro Destra e 5 Stelle. Le altre sono fantasiosi sentieri, molto simili all'inciucio che Berlusconi e Renzi volevano riproporre dopo le elezioni. Da settimane giravano i sondaggi confermati dal voto. I grillini hanno avuto perfino una quota vicina al 40, poi ci hanno pensato i falsi rimborsatori. Hanno influito e non poco. L'incontro (smentito) tra i due "nazareni" ha fatto capire a Renzi che gli rimanevano solo le dimissioni e andare a sciare. Tanto doveva passare da Bolzano.