martedì 20 marzo 2018

Io e Putin

Titolo borioso, quasi sbruffone, utile però per confezionare un articolo a cui penso da tanto tempo. Sicuramente dal momento in cui l'amico Cancelliere ci/mi ha lasciato senza preavvisi comprensibili. Sarebbe toccato a lui commentare la riconferma, scontata, di Putin, in uno scenario da guerra fredda imposto per mascherare le debolezze americane sullo scenario mondiale. Trump si muove come fosse un protezionista a stelle e strisce. Vuole un'America protetta dove ci guadagnano e ..libera dove il mercato manifesta il contrario. Il potere obamiano ha scatenato, contro il più "cotonato" dei Presidenti, tutto il fuoco mediatico possibile. Anche le tette delle femministe sono state usate come armi ..proprie. Alcune accuse, con le dovute differenze, riecheggiano quelle berlusconiane. Altre sono risibili, come pensare che solo i russi si drogano a spese dello stato. Provate a chiedere alla Lia Capizzi di Sky dove Froome trovasse le bombe. Insomma Putin ha superato largamente il 70% dei consensi grazie agli hackers della May, Canada e..forse Trump? Un grande paese come la Russia viene trattato alla stregua di uno dei tanti baltici sovvenzionati dall'Unione Europea? Il Pd ha messo sul Nazareno una striscia luttuosa all'indomani della conferma. Siamo passati dalle tonnellate di rubli che mantenevano in vita il più grande partito comunista dell'occidente, ad una stupida condivisione di quello che dicono i nostri padroni. Servi e cretini. Non facciamo testo, abbiamo sempre avuto una politica succube a quello che imponevano i grandi. La fine di Moro e Craxi testimonia il pericolo del dissenso. Oggi per noi è un potente perfino Macron. La Ue rischia l'implosione non perchè (non) lo chiedono Salvini e Di Maio, ma è arrivata al capolinea della fase primitiva. Cina e Russia sono considerati i paesi che contano nel mondo. L'America si ritira dietro il muro..messicano. Trump non possiede il carisma per diventare l'ombelico del mondo. La sua idea è "semplice" come il modo di ragionare dello yankee ..medio. Siamo costretti a giudicare quello che succede in Russia con gli strumenti d'informazione al soldo della grande finanza o impregnati ancora dell'antico atlantismo. Ho sentito per radio, mattina il commento di Friedman, più famoso come doppiatore di Stanlio e Olio che come analista e giornalista. Una serie di battutacce da osteria della Nato. Era un fan di Renzi anche lui. Cosa abbiamo guadagnato dalle stupide sanzioni nei confronti della Russia? Che convenienza avevamo ed abbiamo nell'insistere con una ritorsione tanto cretina? Non uso il made in italy distrutto o il nostro scalo che viveva con i flussi turistici russi. Eravamo la loro meta preferita. Nella mia breve ed ultima esperienza al turismo, andai a Berlino e Mosca come fossi Gnassi. I tedeschi (giovani) non sapevano nemmeno dove fosse la Capitale di Tutto, mentre i russi (giovani) chiedevano continue informazioni. Da comunista iscritto liberamente, non ho mai "visto" l'Urss come bussola politica e sociale. Appartenevo naturalmente alla corrente "liberal", quella nobilitata da Amendola e (purtroppo) frequentata anche da Napolitano. Ho corso gli stessi rischi di uno vestito da Giovanna d'Arco passare vicino all'unica fogheraccia consentita in un comune dove si consente ..,tutto e di più. Come allievo (culturale) del mio Cancelliere ho sempre seguito con attenzione le mosse del Cremlino. Non hanno sbagliato niente. La lotta al terrorismo con morti e danni è diventata vincente da quando Putin ne ha assunto la guida, con grande rabbia e sconcerto statunitense. Per anni Obama ha finto di combattere l'Isis, dopo averne agevolato l'armamento. In poche settimane l'intervento deciso di Putin ha ribaltato uno scenario pericoloso. Voglio terminare però con una ilare storiella: i sempre (male) informati dicono che il M5S e (meno) la Lega abbiano stravinto e vinto per l'aiuto finanziario di Putin. Sembra che i soldi li abbia portati Al Bano.