martedì 27 marzo 2018

Presidente..Emerito

Il mio ricordo di..Napolitano risale al febbraio del 1991: Congresso del Pci a Rimini. Doveva diventare il segretario, sarebbe stata una scelta ineccepibile per guidare gli orfani del comunismo verso le salvifiche sponde del socialismo...buono.  Rifiutò, avendo intuito che c'erano mete più allettanti. Le ha percorse tutte, fino a diventare recordman di vitalizi e pensioni, a vario titolo. Il suo intervento come senatore a vita (altro vitalizio) contro Renzi, ha fortificato la (vecchia) opinione sul personaggio. Nel merito l’analisi è in larga parte condivisibile, ma la mancanza di una piccola autocritica mi ha fatto incazzare. Parlare del Pd come "forza radicata" che gli ha permesso però di fare il Presidente della Repubblica e non bastasse di scegliere personalmente tre premier usa e getta, appare insopportabile. L'età non è un alibi, è sempre stato così. E' diventato comunista napoletano quando il fascismo era (quasi) sparito. Sparare sul pianista non è leale. Ha nominato senatore a vita Mario Monti, esautorato Berlusconi, inaugurando la stagione dei governi tecnici. Chi ha promosso e consentito le larghe intese? La rivoluzione del 4 marzo sta facendo vittime e promovendo vincitori. Non sono mai stato tenero con Gigetto. E' diventato un protagonista dello scenario. Complice Salvini sta dettando la legge dei vincitori. Sono contento. Continuate, ci liberiamo della zavorra piddina e del Cavaliere, a meno non voglia ricomperare il Milan, con un altro giro di bonifici.