lunedì 12 marzo 2018

M'illumino d'immenso

L'infinito non termina a Roma o inizia a Torino, con il "permesso" olimpico di Grillo.  Ha ragione, la composizione delle due città non permette paragoni. Poi tra l'Appendino e la Raggi esiste una differenza strutturale enorme. Non si nasce Sindaco, anche se Gnassi lo nacque. Ha però dovuto studiare il Lungomare e provare allo specchio del partito per una decina d'anni. Oggi un sindaco non ha luoghi o momenti di discussione e confronto. I consigli comunali sono attaccati al filo della sua presenza. Se è furbo, di solito crea e mantiene viva la sua immagine solo mediaticamente: due giornali su..due e sette blog su otto. Le dimensioni e la storia delle metropoli italiane le rendono ingovernabili. Molto facile addossare le colpe ai primi cittadini quando vi sono situazioni scandalose latenti da sempre. Tutti i servizi di quella città funzionano da sempre alla..romana. I cittadini li pagano come fossero di qualità svizzera. Per anni ci siamo vantati, giustamente, di essere in grado a Rimini di offrire servizi funzionanti come fossimo una città di grandi dimensioni. La fisarmonica estiva faceva dilatare le esigenze e riuscivamo ad esaudirle. La crisi ormai endemica del settore turistico, ha fatto crollare un indotto che permetteva a (quasi) tutti di percepire una quota magari piccola. Il turismo di massa aveva una onesta capacità redistributiva. Stiamo vivacchiando tra una festa e l'altra. Fuochi artificiali, giardini a ca.., fossati spariti e parcheggi solo agli Iper. Una distrazione delle masse che si svegliano, votano e li mandano a casa. La politica è bella, ti premette di barare all'infinito, poi arriva un giorno di marzo 2018 e le bugie cascano come ..Renzi. Siamo alla metà dell'opera. Non ho molto tempo, mi piacerebbe vedere però un altro modo di governare la mia città. 
PS Ungaretti con Gnassi (credo) non c'entri. Mi piaceva il titolo