giovedì 8 marzo 2018

CS M5S Santarcangelo

Una sorta di grande Fratello, dove entri da perfetto sconosciuto, e poi, senza meriti reali e senza aver prodotto risultati di qualche tipo, esci per goderti una popolarità fragile quanto effimera. Farsi vanto del risultato ottenuto da altri, e a fronte di un lavoro che negli ultimi mesi si è concretizzato (per loro) in due banchetti e qualche comunicato stampa, questo è quello che la Lega (ex ‘nord’) Santarcangelo è riuscita a fare su qualche testata online. Questo gruppo crede di aver ottenuto il successo e si ritiene superiore a tutti invocando le dimissioni del sindaco e ritenendosi all’altezza di governare il nostro comune. Dichiara anche di aver ottenuto un vero e proprio cappotto sulle altre forze politiche, anche sul Movimento 5 Stelle. E’ innegabile il successo della coalizione di centro destra (attenzione al termine: ‘coalizione’) ma innalzarsi a prima forza politica con un 19,50% , onestamente pare un po’ esagerato. Il Movimento 5 stelle, ad esempio, da solo ha preso il 30% e non deve assolutamente appoggiarsi a compagni di viaggio che fin dall’inizio hanno mostrato tutto tranne che unità d’intenti. Nel centro destra la campagna elettorale è stata doppia, una per la conquista del paese e una per la conquista della leadership interna alla coalizione; questi non sono certamente i presupposti migliori per presentarsi al governo di una città come Santarcangelo, gli esempi dei “matrimoni di convenienza” finiti a carte bollate nella storia politica di questo paese, di certo non mancano. Su una cosa si può essere d’accordo, il nostro comune ha decisamente bisogno di un cambio di rotta e gli elettori lo hanno dimostrato, ma non basta un momento di notorietà per costruire il buon governo della città: serve fare stare sul pezzo, conoscerla e interessarsi a lei. Magari la Lega a Santarcangelo sta facendo tutto questo, peccato che negli ultimi 4 anni non ci pare di averla mai vista partecipare ad un incontro pubblico o ai lavori del consiglio – anche solo come spettatori -, ce ne saremmo accorti, poiché noi in consiglio (e nelle commissioni) negli ultimi anni ci siamo sempre stati. Portino un programma, delle proposte serie, e comincino a fare un lavoro vero sul territorio, poi parleremo di cappotti, giacche, e di tutti gli accessori di vestiario che vorranno.