venerdì 30 marzo 2018

Festività imminenti

"In occasione delle imminenti festività", già certo, certo, ma questa volta devo proprio dare una tiratina di orecchie agli amici della forza pubblica che hanno, come si dice, "passato al setaccio" (cito letteralmente dal comunicato stampa) le attività del centro storico riminese ed in prossimità della stazione FF.SS; col fine, indiscutibilmente lodevole, della tutela dei consumatori in ordine a prodotti pericolosi, contraffatti etc., attività, si legge ancora, gestite da bengalesi o bangladesi come li vogliamo chiamare, gli unici oramai che sfidano: 1) tasse; 2) supermercati; 3) commercio on line; 4) Crisi e crisi dei consumi generalizzata causa povertà dilagante; 5) notoria inaccessibilità del centro storico causa percorsi obbligati, assenza parcheggi, mancata, incomprensibile innervazione del trasporto pubblico, peculiarità e mistero tutto riminese iniziato nel 2011 con il progressivo allontanamento del tpl dal centro; 6) margini risicatissimi fra imposte, affitto, balzelli. Solo chi viva senz'auto, lavorando 12 ore al dì, 7 su 7 e anche più, senza andare in vacanza, con bisogni ed esigenze primarie del tipo andare a comprare lo zucchero a kg come si faceva una volta etc., abitare in piccoli appartamenti e spostarsi a piedi o in bici senza concedersi nulla che non sia l'aria che respiriamo, una giornata di sole, un giorno di libertà dal lavoro, sedersi a tavola, la gioia dei figli, il come dire gli italiani di 50 anni fa. Ebbene amici in divisa troppo troppo facile prendersela con questi "poveracci", eh, non vi ho mai visti nelle cattedrali del consumo eppure anche ivi ormai si vende tutto quello che proviene dalla Cina diventata La Fabbrica del Mondo: perché dunque non vi fate un giro in uno di questi templi dell'acquisto dell'inutile, pieni, traboccanti di prodotti cinesi di cui dite di essere alla caccia?? Naturalmente la mia è una domanda retorica in quanto la risposta è ovvia. Ognun rifletta ma i Signori del commercio che fatturano 1000 volte tutti gli altri messi assieme. Ma c'è di più: prodotti alimentari italiani non necessariamente cineseriie cinesi (e apro e chiudo parentesi: come la prenderebbero esempio gli italo-americani se nel Grande Paese fosse aperta la caccia ai prodotti italiani?): cercate anche fra quelli la monnezza che ci danno ormai da mangiare: formaggio fatto col latte in polvere, etichette omertose, cibo spazzatura ove sono sparite proteine e vitamine fatto solo di zucchero e grasso, cibo talora scaduto, additivi non sempre legali, etichette non sempre corrispondenti al prodotto, prezzi non sempre chiari. Ebbene la materia sarebbe ster-mi-na-ta: andare anche nei templi del consumo per il consumo non solo dare la caccia a 4 commercianti miserabili ma fateli quei 2 km in più!, : un minuto di... "riflessione" per voi! 
S. A.