martedì 20 marzo 2018

Le Asole

L'errore fu credere speciale una cosa normale: la gente passa, si ferma, guarda; poi guarda con maggior attenzione, cerca ma non trova nulla. Non sanno, il villano o il turista del divertimentificio che si trovano di fronte a un caso di cui si potrebbe dire che "la forma è sostanza" e la sostanza non c'è, e parlo delle due famigerate asole c.d., oggetto d'interesse in un comunicato stampa al fulmicotone dell'ex consigliera Mascioni che giustamente ne denuncia lo stato d'incuria. Presenti solo a Rimini, che io sappia, mostrano l'ovvio in una città di fondazione romana, ossia che sotto l'attuale pavimentazione ce n'era una romana e che l'antico foro era un po' più in basso rispetto all'attuale piazza e che tutta la città era un paio di metri più in basso: e 'sti cazzi!? Risulta che questa iniziativa abbia avuto successo, acceso interesse, sia stata emulata da altre città? No, solo a Rimini e non "prima a Rimini". In realtà queste as... anzi questi "buchi transennati" hanno giovato solo a chi li ha fatti ed è stato profumatamente pagato, parlo di ditte di scavi archeologici. Ma non tutti hanno un orgasmo di fronte a una pietra vecchia di 2000 anni che è identica a una pietra di 200.000 anni o di 2 giorni. E chi s'interessa di archeologia per lavoro o altro non dovrebbe assumere che l'uomo della strada provi le sue stesse impressioni, sensazioni, percezioni, sentimenti: questo vale per tutti i campi: se mostri un Gronchi Rosa a un filatelico andrà in brodo di giuggiole quando 999999 su 1000000 mostreranno non avere alcun interesse. Nel caso delle asole si è erroneamente pensato che quello che è di indubbio (concordo) interesse per l'archeologo, dovesse esserlo per il turista o addirittura per il villano che vi vede solo un buco dove buttarci il fazzoletto col quale si è appena soffiato il naso. Rovesciando il detto, tutto è bello quel che novello si potrebbe dire che non tutto ciò che è antico è bello per il fatto stesso di essere antico. Una pavimentazione stradale di epoca romana è indistinguibile, non dico allo zotico, ma anche al turista mediamente acculturato da una pavimentazione moderna sgarruppata. Per esempio quella dei sentieri dell'orto della casa in campagna di mio nonno. La stessa pietra, le stesse infestanti, non cambia molto visivamente. E se metti un vespasiano su una strada anche se ci scrivi... "Antico..." devi aspettarti che prima o poi qualcuno ci pisci e gente cominci a imitarlo. Lo stesso è accaduto con le asole, qualcuno ha cominciato a buttarci cicche di sigarette, forse istintivamente per non insozzare la città, altri hanno cominciato ad imitarlo qualche turista ha pensato, chissà, che fossero realmente maxi cestini per rifiuti, interrati. Barboni hanno cominciato a orinarvici, l'azoto organico ha favorito la crescita di infestanti, a chi spetta la cura che dovrebbe essere quotidiana non si sa e il risultato è quello che denuncia la Mascioni. Infine le transenne di questi tempi sono ottimi anti-theft per ladri di bici e forse in fondo questo è l'aspetto più utile delle blasonate asole "e alla vostra sinistra potete ammirare...", ma di cui in fondo si potrebbe dire letteralmente: un buco nell'acqua.
 M.A.