giovedì 15 marzo 2018

Acqua Pubblica

E' stato per anni un/il cavallo di battaglia dei grillini, allora in versione naif. Non ne parla più nessuno. Sono abituati allo champagne delle vittorie. E' rimasta la fortuna di casa Bernabè. Per gli smemorati a 5 stelle è stata la solita campagna alla vaccinara. Sembravamo un paese razionato. Sistemati puledri e giumente delle varie scuderie sono passati a gradazioni diverse. Ne abbiamo parlato sul blog tante volte. Non so perchè mi sia venuta in mente, dimentico tutto. L'aspetto importante era, è la proprietà pubblica degli assets (reti, mezzi, infrastrutture ecc.). La gestione può essere privata, dopo avere espletato gare con esito non stabilito. I lotti, come per la raccolta e gestione del rifiuto, devono avere dimensioni "oneste", quindi contenute. Più le aste sono concorrenziali migliore è il risultato. Dopo qualche anno passato, cercando di amministrare, mi chiedo se quello che è stato fatto possa considerarsi normale. Non penso solo alla Bolkestein consegnata a Salvini per la demolizione. Una Direttiva operante, perfino in Italia, dal 2010, spacciata come una pericolosa novità. Invece di fare meline potevano approvare dei Piani Spiaggia funzionali alla nostra imprenditoria. Facile fare i bagnini a suon di calce e vernice. Esiste già qualche sentenza della Corte Europea che dovrebbe orientare il dibattito verso bandi con l'interesse pubblico come preminente. Vince sempre quello politico. Non si potrebbe fare un contratto unico per i cellulari? Così per servizi come quelli bancari e assicurativi. Ultima richiesta, con poche speranze: la consigliera grillina o sta zitta sulla spiaggia o cambia moroso.