giovedì 15 marzo 2018

Il Pistolero a 5 Stelle

Caro amico politico, alcune tue critiche sono sensate, però c'è un ma; il capitolo lavoro in Italia è un capitolo nero, sfruttato o lasciato al caso negli ultimi 30anni, come del resto qualsiasi capitolo importante del paese Italia. Tra le nazioni in teoria più sviluppate, siamo une delle più arretrate, mentre giovani 20enni stranieri cambiano il mondo e creano migliaia di posti di lavoro dal nulla, in Italia per assurdo è diventato l'eldorado un posto di cameriere a Londra. Spesso critico con rabbia il M5S, e con obbiettività ti dico che a mio avviso le forze politiche storiche, almeno per rispetto verso l'arte della politica, adesso dovrebbero solo guardare gli altri che fanno e che provano ricette nuove, a maggior ragione se parliamo di aspetti della società ridotti in stato comatoso. Hai parlato del REI come alternativa al reddito di cittadinanza, ma è solo una delle tante misure assistenziali, delle tante provate e riprovate che non hanno portato alcun beneficio, puro assistenzialismo senza alcun fine. Per fare un esempio, in Italia poiché ci sono zone la cui economia è trainata unicamente da imprese a bassa stagionalità, ci sono milioni di disoccupati ciclici, che alternano semplicemente alcuni mesi di lavoro con altri mesi di sussidio fine a se stesso, non c’è mai stato alcun progresso, a queste persone non gli viene insegnato niente che possa andare verso l’evoluzione che il mondo sta vivendo. Tornando al REI, un single disoccupato che sia uomo o donna, con una età inferiore a 55 anni, non prende niente. Devi essere over 55 per avere 187 euro al mese, di cui solo la metà prelevabili. Mi basta questo per dire che si tratta dell’ennesima misura inutile, che va a sommarsi ai miliardi che si spendono, mi pare 5/7 miliardi per le disoccupazioni varie. L’Italia è uno dei paesi con più anziani, abbiamo una delle spese più alte in Europa per gli anziani, ma non c’è ricambio generazionale, siamo arretrati perché il tutto è collegato, a partire dal sistema scolastico italiano, arcaico, tra i peggiori al mondo, che negli anni passati ha creato la più alta percentuale di corsi universitari inutili, ma utili solo ad una certa elitè di baroni, che ha sfornato decine di migliaia di laureati impreparati al mondo che ci circonda, basta pensare che per i laureati italiani che lavorano, la laurea è stata utile solo nel 20% dei casi ed era richiesta solo nel 60% delle assunzioni( da indagine ISTAT ). Capisco la critica alla spesa, ma siamo arrivati all’apice della miseria e della disparità tra ricchi e poveri ( passano i secoli ma si vede che gli esseri umani sono così ), il reddito universale è al momento necessario. La spesa prevista è alta, ovvio, come sia ovvio pure che l’andamento di spesa sarà sicuramente in diminuzione se connesso a progetti di sviluppo validi ( come oramai in qualsiasi nazione dell’Europa dell’est), la nazione dovrà istruire meglio i propri cittadini in modo da farli essere al passo con i tempi e con le competenze richieste, quindi il reddito di cittadinanza avrà sempre un peso minore sulle casse, è inevitabile che ci dovrà essere un grosso cambiamento nel mondo del lavoro in questo paese, altrimenti saremo destinati all'estinzione. 
 The Lone Gunman