domenica 15 marzo 2020

Carica Positiva

CARICA POSITIVA SU CARICA POSITIVA= CORTOCIRCUITO
Sono qui alla scrivania.. BLOCCATO. Non possiamo muoverci, non possiamo fare. È un brutto colpo per me. Ho sempre lavorato... tanto.. Forse per esorcizzare la paura del pensiero, forse per non coglierne quelli che a volte sono gli amari frutti. Certo, un fare appassionato il mio, nobilitato dall’utilizzo del ❤️, mai dalla sola ricerca dell’utile, ma non per questo meno compulsivo di altre fobie umane. Questa situazione mi spaventa. Non solo per le ricadute economiche che comporterà, che ancora oggi fatichiamo solamente ad immaginare. Ciò che mi allarma è la reazione collettiva che abbiamo avuto.... prima anarchici cazzoni... poi soldatini pronti a delazione contro il vicino che porta il cane a far il giro dell’isolato... sempre in linea con l’ottimismo o la paura, del leader politico in cui ci riconosciamo. Non vorrei mandar Sartori ed il suo triumvirato di sardine in crisi di identità ma .. l’ottimismo ignorante ed incosciente a ben vedere è uguale alla paura fobica ed irrazionale: portano tutte due alla stessa piazza.... (e infatti...) Ed ambedue, la fiducia costretta a rimangiarsi il sorriso, e la paura, che allarma rinnegando la ragione, già crearono gli incubi peggiori in un recente passato. Ambedue son pericolose quando vengono somatizzate collettivamente. Viviamo, in quanto materia, in quanto elementi di un unica cosa.... di energia. Veicolata da cariche... Cariche.. positive e negative. Particelle, noi, di un universo dicotomico cui abbiamo avuto la presunzione di togliere il - ( meno), pensando che poi sarebbe stato tutto positivo. Invece il - ( meno) c’è... ed il nostro dovere dovrebbe esser solo quello di starci... alla larga. Anche mio figlio, ha capito, dopo un mese senza scuola, dopo 30 giorni tutti uguali, che il sabato e la domenica così, hanno perso il loro significato... e tutto è divenuto noia. Un mondo, il nostro, che definendosi lessicalmente buono e giusto, praticando il “buonismo” ha pensato senza seria convinzione, o con miserabile ipocrisia, che bastasse eliminare la parola GUERRA per vivere in PACE, ha ritenuto, bastasse eliminare i nostri morti nell’esercizio della prima, tramite l’utilizzo di droni e bombe intelligenti, per continuare a MUOVER PACE A suon di BOMBE. Ma la tecnologia , in ultima analisi, alla GUERRA, seppur sotto le mentite spoglie di una MISSIONE DI PACE, ha solo tolto l’ancestrale DIGNITÀ, che l’accettazione del MALE, DEL PERICOLO, DELLA MORTE, prima di tutto verso se stessi, gli donava. Ed ecco la grande, risoluta, forte, intelligente e progressiva società occidentale, che ha cancellato ogni segno - ( meno), in funzione della nuova religione del MERCATO, piagnucolar come un bambino. Noi, come bambini che scesi dalla giostra di un lunapark che si credeva eterno, cerchiamo con gli occhi, la sicurezza di quei genitori che ci richiamavano alla realtà, ma che ora, tra la moltitudine, son divenuti impercettibili. La credevamo eterna quella giostra, o, più semplicemente, non ci è mai stato dato, o non abbiamo mai voluto veramente, il tempo per pensarci... Ed ora, come quel bambino, viviamo la vertigine emotiva che si prova nel passare dalla chiassosa giostra alla solitudine, dall’infinito al finito, dal pieno al vuoto, dalla gioia alla paura... Come quel bambino, anche noi, chi più chi meno, stiamo piangendo nella speranza che quella paterna minaccia, non diventi realtà. Abbiamo sostituito ogni valore tradizionale... con il consumismo... anche della nostra vita.. anche del nostro pianeta ... ed ora non sappiamo più a cosa aggrapparci. I più fiduciosi provano ad afferrar i democratici sacerdoti laici che con arrogante ( e ben pagato..) piglio hanno arringato le folle televisive circa il pericolo del ritorno della dittatura nel nostro paese: LILLI GRUBER, FAZIO, MENTANA ecc... Peccato che, miopi o in malafede, ( considero tale, per chi ha ruoli di un certo rilievo, anche credere in ciò che è ingiusto), nessuno si sia accorto, che dar la possibilità a privati, che dispongono di patrimoni superiori a quelli di una nazione, senza la rete di protezione che i vecchi mercati, le vecchie dogane, le vecchie riserve auree garantivano, equivale a DITTATURA. Avergli ceduto il controllo dell’oro, equivale a DITTATURA. Avergli permesso di sporcar la Costituzione equivale a DITTATURA. Aver accettato regolamenti fatti solo al fine, di aprire mercati “agli investitori”, a danno di chi su quei mercati ci campa, equivale a DITTATURA. Dire che lo si fa per un bene superiore, che il popolo bue non può capire, ( la libera concorrenza monopolistica, LO SPREAD, l’affaristico GREEN WASHING, ecc.) equivale a DITTATURA. Più subdola, delle dittature del 900 in quanto non manifesta.. strisciante... LIBERA! Non nascerà nessuno Spartaco a spezzar catene invisibili. Anche Papa Ratzinger si è dovuto piegare all’ineluttabilità di questo nuovo e vorace leviatano, che per vender di più fa durar di meno gli elettrodomestici. Oggi, che mi rendo conto dinanzi ad un “influenza”, della mia reale dimensione .. di uomo.. cerco un portale di chiesa ma come nei negozi trovo la scritta :CHIUSO. E non mi duole legger quelle sei lettere, ne la loro temporanea funzione igienico sanitaria, quella, speriamo, passi, quanto il non vedere, in quella che per secoli ha rappresentato collante sociale, tradizione, valori immateriali, riferimento simbolico, il ruolo propulsivo di una critica radicale alla società dell’usura che sta annichilendo ed annientando l’uomo grazie all’aiuto di servitori malvagi!
Lucio Paesani