venerdì 20 marzo 2020

Sciogliere le Campane

Il Presidente Mattarella alla politica chiede unità per superare l'emergenza sanitaria che investe l'Italia. Afferma che in guerra occorre serrare le fila! E lo chiede legittimamente e in modo autorevole. Ma così facendo mette, di fatto, la sordina all'opposizione o, meglio, tenta di puntellare un Governo che difetta di autorevolezza nel Paese, che manca di competenze e di certo della maggioranza dei consensi elettorali. Ce ne sarebbe abbastanza per lamentare un colpo di Stato o perlomeno contestare un vero e proprio attentato alla vita democratica. Se fosse accaduto a parti invertite, cioè con un governo in carica di centro destra e la sinistra all'opposizione, si sarebbero organizzate contestazioni e manifestazioni di ogni tipo. I sinistri avrebbero scomodato l'Unione Europea, le fiancheggiatrici ONG, le oleose sardine e financo il Santo Padre che naturalmente sarebbe venuto in soccorso ai poverini. Ma oggi, con un Governo rimediato, sebbene costituzionalmente ben in carica più per paura di tornare alle urne piuttosto che per risolvere i ciclopici problemi degli italiani, tutti debbono mettersi in riga alle sollecitazione del Presidente della Repubblica. Chissà quanti italiani si rendono conto di queste storture democratiche, di queste libertà interpretative che in realtà le Libertà le contingentano, di quanto l'emergenza sanitaria metta in secondo piano l'urgenza di privilegiare la democrazia del consenso e di salvaguardare la volontà popolare. Passerà il Covid 19, risulterà non più giustificabile anche la ragion di Stato che da tempo favorisce il rigetto di ogni richiesta di indire nuove elezioni, e finalmente, a Dio piacendo, si tornerà a votare! A Rimini l'anno prossimo! Occorrerà ricordare agli italiani e ai riminesi questi avvenimenti e pure l'irrinunciabile necessità di farsi Giustizia con un'appuntita matita nelle cabine elettorali. Al grido di "a casa gli imbroglioni"! Dopo l'imposizione del "io resto a casa", la democratica emancipazione popolare dovrebbe imporre un "io mando a casa"! Allora sarà festa grande, da sciogliere le campane! 
Don Camillo