mercoledì 25 marzo 2020

Gli Invisibili

Come che si chiamava già lì… coso… che era pappa e ciccia col grandissimo Don Oreste Benzi che poi si è buttato in politica e ha fatto anche una discreta carriera politica in Regione o non rammento dove che ultimi anni celava le proprie fattezze dietro una barbetta e spessi occhiali per finire a inguaiarsi con l'affaire Aeradria e poi sue parole sarebbe partito per l'Africa che i suoi avevano credo una piadineria e che ci aveva una sorella mi pare cappelli castani tipo caschetto...??? Vitali, Stefano Vitali, ecco, nome sulla bocca di tutti fino a non tanto tempo fa che rievoco per introdurre il tema del post, lui era uno dei capoccia della associazione per i diseredati di Don Oreste quella che ha il nome di un papa Pio IX o non so un grosso papa comunque, famosa per il tanto bene che ha sparso sulla terra nel nome di Nostro Signore occupandosi di zoccole, negri, tossici, rom, endicappaty e disgraziati vari sotto qualche profilo, dei benemeriti a tutti noti e da tutti stimatissimi che poi negli anni d’oro diciamo della droga erano anche nel business recupero-tossici e tanti ne hanno “salvati” tipo San Patrignano sebbene a livelli inferiori; che poi Don Oreste per chi rammenta andava dalle mignotte la sera cercando di redimerle mentre le forze dell’ordine le caricavano assieme ai trans sulle camionette per portarle in questura etc., storie anni ’90 secolo scorso. Allora, né l’immenso Don Oreste né Vitali si vedono più in circolazione per ragioni diverse però l’associazione come tutti sanno esiste ancora (e il citato Vitali pure ci sta tutt’ora dentro ritengo nonché un consigliere comunale-regista tale Giuffrida o non so bene il cognome) ed oggi è nel business senzatetto, subnormali, ex puttane etc. Ebbene ieri mattina con l’autocertificazione passeggiavo in centro per funzioni improcrastinabili e vedo un gruppetto che dovrebbe essere materia dell’associazione citata che becca quattrini dal Comune per occuparsi dei senzafissa d. e come sempre faccio quando vedo qualcuno in difficoltà chiamo chi di dovere nel caso ho chiamato prima il 118 perché queste persone che tipicamente nessuno “può vedere” come dicesi, di cui la gente non ne può più nel caso erano piuttosto malridotte e questi giorni è in atto un colpo di coda dell’inverno ed uno di essi camminava con stampelle etc. Dunque ho chiamata l’associazione che è in prima linea assieme alla “cugina” Caritas in materie di questi che vivono per strada e che la gente cambia marciapiede quando li vede in lontananza e qualcuno li gasserebbe addirittura si lege sui social etc. Insomma per farla breve sebbene ci fossero diversi numeri e fosse mattina nessuno mi ha risposto dalla benemerita associazione a cui il 118 mi aveva indirizzato alla fine mi ha risposto la Caritas dicendomi di rivolgermi alle forze dell’ordine che mi hanno detto di chiamare… alle fine sono rimasti lì e no non ho potuto fare altro che quanto mi chiedevano: dare loro i soldi per un caffè che poi 100x100 se li sono andati a bere per morire prima. Questo preambolo per dire anzitutto che con le normative per l’epidemia in corso ci sono queste persone che non sono “previste” né citate nelle varie ordinanze che la Regione sforna a ritmo spasmodico perché tu prendi un insignificante burocrate e dagli il via libera per vietare come il Premier ha fatto con le Regioni in materia di restrizioni per il virus e ne fai un dittatore. Come non sono previsti nei decreti del Premier sono appunto come vuole linguaggio comune “invisibili”, dovrebbero stare tutti a casa come noi o al lavoro ma una casa non l’hanno quindi sono gli unici che hanno facoltà di sbattersene di tutte le norme e essendo ormai saltato il banco tutto orientato ad arginare l’epidemia questi sono ancor più dimenticati e invisibili che anteriormente e di questo sono certo che 9 su dieci lettori si fa un baffo, anzi, perché questa era l’aria che tirava in Italia rispetto a questo grave problema che appunto è totalmente ignorato da decreti e ordinanze. Ma c’è di più molto di più che il problema dei clochard ai tempi del Coronavirus parlando di questi ultimi (i decreti) e della loro inefficacia e direi “brutalità” che colpisce tutti in modo indistinto come nel caso citato come se l’Italia fosse composta da persone o nuclei familiari identici cloni di 3-4 tipologie umane e sociali: l’anziano solo, la famiglia normale, Lo Studente… Quando invece oggi l’Italia ma direi sempre e oggi più che ieri si compone di una tale varietà di tipologie di persone che spiega perché questi provvedimenti Governo e Regione risultano brutali, sommari, “marziali”, inefficaci: non tengono conto delle diversità. Il senzatetto citato, la badante, quello che ha perso il lavoro perché l’Italia nei guai già era prima di questa iattura che ci è capitata, quello che lavora part time, quello che ha chiuso il negozio, quello che abita in campagna e quello che abita in monolocale, gli immigrati che pure non sono citati e sono spariti dalla circolazione e via dicendo. In ragione di ciò rimane una zona grigia “sociale” non toccata non citata non prevista dai provvedimenti restrittivi, dalle chiusure e soprattutto c’è la sensazione di provvedimenti presi in modo affrettato, astratto Paese reale vs Paese virtuale, incompetente, senza la dovuta istruttoria, senza consulenti di ambito sociale, psicologico etc.: tutto, ATTENZIONE, è passato in mano ai “sanitari” che sussurrano i desiderata al Premier e alle Regioni, e lui fa i decreti senza sentire altri tecnici che non siano medici e di cui ci sarebbe necessità prima di dire chiudo quello tutti a casa col fine unico di bloccare la progressione dei nuovi contagi come sembra stia avvenendo ma avendo pagato un prezzo altissimo in termini sociali per non dire altro e che poi non sappiamo di quanto sarà la diminuzione e quanto tempo occorrerà per arrivare vicini allo “0” e se essa si azzererà, e come saremo DOPO questo brutto sogno a causa di provvedimenti presi a cavolo ed in modo tardivo il 27 gennaio Conte intervistato da Gruber affermava che l’Italia fosse “preparatissima” sul virus cinese: abbiamo visto: preparata a essere prima al mondo come distruttività dell’epidemia! 
M.A.