martedì 24 marzo 2020

Il Latte

Ci pensiamo dopo? Il latte non si vende, taxi fermi, alberghi chiusi. I mille settori colpiti dal virus, vanno aiutati, ma chi ha iniziato a fare i conti mostra numeri spaventosi. Il debito è destinato ad aumentare, difficile dire quanto. L'attenzione dovrà spostarsi sulla possibilità che abbiamo di rifondere la montagna di miliardi. Occorre uscire dall'emergenza e nello stesso tempo continuare ad assistere la nostra economia. Compito improbo. Danno l'impressione di essere in stato confusionale.  Comprensibile per un cittadino normale. Hanno usato tutte le alchimie per non dare ì'impressione che la Lega avesse ragione nel chiedere la chiusura della bottega. Lo stesso Bonaccini ha sempre avuto un atteggiamento nordista, molto franco. Non voglio resuscitare polemiche ma dagli inviti a gozzovigliare in cinese, alle prime timide chiusure, siamo arrivati al fermi tutti. Il Metromare ha osservato i decreti dalla nascita. Nato fermo ed inutile. Ne riparleremo se....Ci hanno prestato i soldi, dopo la figuraccia iniziale, ma dobbiamo garantire il ristoro. Nel 2021 chi vivrà pagherà. La patrimoniale sembra la misura più sicura. Dopo ci sono le pensioni. Altro non vedo in giro. Se alzi le tasse uccidi i resti della nostra economia. Alcuni settori, in particolare partite iva e precari sono i meno protetti. Ritornerà anche la politica "precettata" dalla inspiegabile chiusura del Parlamento. Decreti approvati senza la convalida. Il Manifesto è uscito con una domanda, per una volta utile. La democrazia è in quarantena?