lunedì 2 marzo 2020

I Fratini

"[...] Questa spiaggia della Legazione di Romagna ha una estensione di 55 miglia, infraposta alle due legazioni di Urbino e Ferrara. Dalla prima resta divisa per il piccolo fiume Tavullo (presso Cattolica), e dalla seconda per il Po d’Argenta o di Primaro. Non ha di montuoso che un piccolo spazio che è un’appendice dei Monti di Pesaro, dove la Cattolica è collocata. Tutto il rimanente è pianura asciutta, coltivata fino quasi a Cervia e per il rimanente vi sono selve di pini mescolate d’altri alberi ed interrotte da paludi e disabitate", così si esprimeva il Conte bolognese Gen. L.F. Marsili inviato in Romagna e non solo da Clemente XI a perlustrare e fortificare la costa dello Stato Pontificio contro i pirati e i Turchi, 1715: ciò a dimostrare come fosse al tempo la spiaggia ossia palustre, canneti, pozze di acqua salmastra, rane, anatre, serpentelli etc. tanto che il Marsili conclude che esclusi i porti gli approdi nemici sono quasi impossibili, ciò ovviamente anche per le acque basse, esclusa la zona del San Bartolo. Ebbene, confesso la mia incompetenza su temi ambientali ma conosco tutta la costa discretamente, intesa come spiaggia, da Casal Borsetti ad Ancona per ragioni di sport. E, pur incompetente scientificamente sono tutt'altro che insensibile alla natura ma la battaglia per i fratini (Charadrius alexandrinus, Linnaeus 1758) condotta da ambientalisti locali in opposizione all'uso "turistico" dell'area che sta fra foce Marano e Riminiterme non la comprendo. Parentesi: giorni fa notte ho assistito a uno spettacolo unico e di rara bellezza: la migrazione delle oche selvatiche (Anser anser, Linnaeus 1758), esatto, quelle famose per gli studi Lorenz sull'Imprinting, uno spettacolo eccezionale nel silenzio assoluto ho alzato gli occhi al cielo in quanto ad una di esse è uscito un verso altrimenti neppure mi sarei accorto ed esso era solcato dal caratteristico delta di diverse decine di oche che avevano svernato a sud e tornavano più a nord seguendo la linea costiera, credo: rimarco quindi che amo la natura ed in particolare ho affinità diciamo così proprio con gli uccelli e non mi dilungo oltre. E tornando ai fratini non comprendo perché si voglia fare una specie di microscopica oasi naturalistica in luogo assolutamente inadeguato, altamente antropizzato, vocato al turismo da oltre un secolo etc. Conosco molto bene il posto, luogo di surfisti per il vento generato dalla foce, esso è uno dei pochi ove è ancora possibile avvistare cornacchie per esempio, ma per me è insensato perseguire di mantenere un habitat naturale un'oasi faunistica in zona simile fra due realtà turistiche peso massimo come Rimini e Riccione. Più a nord nel ravennate da Lido di Savio in su poi il panorama è tutto così escluse le pinete e davanti e talvolta dietro e assieme alle pinete, 100-1000 volte come estensione come si vorrebbe mantenere lì, per chilometri e anche in profondità nell'interno e si pensi poi alle Saline di Cervia etc. E a sud di Rimini c'è esattamente un ambiente "nature" molto simile alla zona Marano ancora per chilometri ossia fra Senigallia ed Ancona e chissà quanti in Italia. Ovunque non ci sia la mano umana, ossia nel caso della costa intendesi "turismo" è stato così dalla notte dei tempi e lo è tutt'ora. La spiaggia come la vediamo ora è il frutto di bonifiche di ex paludi avvenute nei 200 anni scorsi. Prima dell'intervento umano c'era il panorama che trovate esempio riva dx alla foce del Bidente e nel riminese si estendeva quasi fino all'attuale linea ferroviaria in tempi remoti, sono stati necessari secoli per ottenere questo risultato; e non solo: senza la mano dei gestori dei bagni e del Comune in pochi anni tutto tornerebbe come vorrebbero gli ambientalisti per il Marano. Chi ama quel tipo di turismo sceglie altre zone e mantenere qualche centinaio di metri lineari di costa "nature" necessita comunque di cure perché comunque dal mare poi giunge di tutto. Qual è dunque il senso di una mini oasi naturalistica sottraendo la zona ad uso turistico essendo come detto schiacciata fra due realtà turistiche come Rimini e Riccione e avendo a nord il ravennate e a sud aree di chilometri come quella citata a sud di Senigallia? Fratini ne vedo anche davanti a casa mia peraltro, non credo nidifichino solo lì pur non essendo esperto in materia né particolarmente informato sulla questione. Quindi sono favorevole a conti fatti senz'altro ad un uso turistico dell'area, Jovanotti etc., che poi potrebbe coesistere con l'habitat attuale. 
Fintopesce