venerdì 4 dicembre 2015

Voglia d'attentati

Con periodica regolarità, una volta alla settimana, i maggiori giornali italiani, probabilmente per darsi un tono e darne uno all’Italia, pronosticano un grande attentato islamista tendenzialmente, quasi sempre, in Piazza San Pietro. L’abbiamo detto più volte ma ripetere aiuta: salvo il caso di un terrorista assolutamente privo di vista, udito e senso dell’orientamento, l’Italia è l’unico paese europeo che assolutamente non rischia nulla su questo punto. Fino a ieri citavamo come motivi di questa “immunità” la puntualità e la generosità nel pagamento dei riscatti, nonché il fatto che l’Italia è la miglior base per le cellule ISIS e simili. I motivi non c’è bisogno di dirli. Da oggi possiamo aggiungere quello che riportano parecchi “media” internazionali: l’Italia dopo la Turchia stessa e Israele sembra essere il miglior acquirente di petrolio di contrabbando ISIS. Pare infatti che una bella fetta di quei 3/4 milioni di euro al giorno di petrolio che arrivano sulle centinaia di chilometri di autobotti fotografate dai satelliti, finisca nelle raffinerie italiane. A prezzi, ovviamente, molto convenienti. Quindi solo un terrorista molto scemo (e quelli dell’ISIS non sembrano esserlo e men che meno lo sono i loro “Dominus” al di là e al di qua dell’Atlantico) potrebbe mettere una bomba in casa sua che è anche di uno dei suoi migliori clienti. Pe concludere: Italia dormi tranquilla! 
 Behemot