venerdì 1 gennaio 2016

In Perdita

La perdita del valore economico e patrimoniale della Città di Rimini è mediamente del 50%. I comparti fondamentali presentano però cali più vistosi. Gli alberghi sono diventati orpelli inutili e dispendiosi solo per il mantenimento in vita. Rimangono sul mercato i pochi che si sono ammodernati con i servizi indispensabili. La pantomima annuale sulla messa in regola degli stessi è ridicola. A Te Faz Arlotti con la furbizia tipica del margheritino, i primi democristiani a capire con chi dovevano stare, si mostra il paladino di una legge mai rispettata ma ..prorogata. I piccoli alberghi si troveranno in grandi difficoltà (oggi) a fare investimenti per adeguarsi. Dal 1° di gennaio la metà sono fuorilegge. Non è un regalo turistico alla grande distribuzione alberghiera? Succederà come nel commercio. L'ordine è: rimarrà solo Uno ma Grande. Impensabile che le stronzate sulla mobilità riminese non abbiamo un ideologo. Tutto le strade portano (meglio) dove ci sono i parcheggi e si può comperare tutto. Il Mercato Ambulante, uno storico iper su strada, viene sacrificato sull'altare del commercio voluto dal Pd. Come puoi incentivare la nascita di una megastruttura a pochi "carrelli" dalle altre della stessa marca politica, tentando di ammorbidirla od annacquarla con una piscina (pagata da noi) a pochi metri da un'altra pubblica, senza pensare che ci sia un "regolatore"? Non risiede però nel Consiglio Comunale, pur eletto secondo legge e voleri (sbagliati) dei cittadini. Che la storia sia iniziata con i disastrati bilanci del Palas è innegabile. Non perdo tempo a chiedere accertamenti. Non verranno mai dopo che Renzi ha scritto " Mi Piace" su Gnassi. 

PS Può essere un Buon Anno?