sabato 2 gennaio 2016

Tutti gli anni

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Siamo "orfani" del Cancelliere. Era lui l'inarrivabile curatore e regolatore dei conti pubblici da giornale. Anche quest'anno le tre locandine rimaste dopo Capodanno si sono cimentate nelle tabelline dell'euforia sindacale. Quelle che non riescono mai a scendere sotto i 150 mila presenti. Niente di paragonabile con il milione degli anni scorsi, sempre obbligatorio da contratto giornalistico. A dire il vero la "crisi" che ormai ci attanaglia tanto da renderla amica, li ha spinti verso titoli quasi normali. Nessuno che abbia voluto o potuto compiere analisi magari infantili ma più reali. La stagione meteo, quella che fa incazzare le Rinaldis di regime, da due mesi ci regala un finto inverno. Si può ancora fare il bagno senza passare da eroi. In montagna, alternativa al mare, non c'è un cm di neve vera, anche quella sparata non resiste. La loro stagione sembra quella di Rimini degli agosti vuoti. Dopo queste semplici considerazioni, a nessuno viene in mente che oggi regalare una festa con possibilità alcoliche e musica, è un format che solo la paura dell'Isis. inventata dagli amici americani, può guastare? Ammettendo che in Piazza Cavour ci siano state 150 mila persone, migrate da Piazzale Fellini, l'Osservatorio della Provincia quanti ne stima di indigeni o di forestieri? Quante sono state le presenze? La favoletta dei soliti 500 alberghi pieni la raccontate alla Guardia di Finanza o al Carlino? Smettete con queste messinscene, non servono ai lettori e nemmeno alla Città. Il Corriere sempre del Pd ma ora di Gnassi, ha voluto strafare nella presunta vittoria sindacale ed ha fatto una maliziosa comparazione tra i Capodanni di Melucci e quelli del loro (attuale ) protetto. Ne riparleremo, perchè gli altri (Capodanni) li ho conosciuti bene. Questi li raccontate voi, sempre con i "costi" presunti. Non potete dire semplicemente che è stata una Bella Festa per la Città? Oppure si sono spesi troppi soldi "solo" per Rimini? E' una vergogna? Riccione, Cattolica, Bellaria erano strapiene senza Rai e senza..Gnassi. Allora?