mercoledì 31 agosto 2011

Atto Dovuto


Aprire un' indagine sugli sversamenti sembra, come si dice in gergo, un Atto Dovuto, se pensiamo che in altre più pericolose latitudini avevano aperto fascicoli su l'inquinamento atmosferico, possiamo ammettere che fosse arrivato il momento per Rimini. Non ci gettiamo nello stantio giochino dei tempi, aspettiamo lo svolgersi degli eventi e degli interrogatori, si capiranno tante cose, senza interpreti giudiziari. La notizia ovviamente fa piacere, auspichiamo che l'indagine non venga ridotta a dimostrare quante persone abbiano contratto malattie infettive, sapendo che accertare la presunta colpa oltre ogni ragionevole dubbio, diventa impossibile, dopo decine di anni e di processi, si risolverebbe in un accordo tra le parti. Auspichiamo un indagine nella quale, questioni specifiche vengano integrate con aspetti importanti, come ad esempio il fatto che cittadini ed imprenditori paghino un servizio di depurazione svolto in parte. Un chiarimento su interventi tampone chiamati vasche di prima pioggia, sbandierate come sistema integrato della depurazione ed oggi leggiamo, ridotte al rango di vasche di stoccaggio. Si chiarisca la questione del depuratore di S.Giustina valutando attentamente se l'opera di ampliamento rispetta le modalità contrattuali e/o nel tempo siano state introdotte modifiche, va pure appurata eventuale inerzia della pubblica amministrazione che ha allungato i tempi. Vi fu una vecchia contestazione al Sindaco Chicchi, non conosciamo cosa abbia scaturito e quali impegni siano stati assunti al riguardo. L'importante che si smetta con le pugnettine degli eventi eccezionali per sversamenti che molto spesso sono quotidiani, il sistema di controllo, le manutenzioni degli impianti e soprattutto l'informazione ai cittadini. Per tanti anni è stata delegata a miseri foglietti A4 affissi nei luoghi più invisibili, molto spessi stracciati con solerzia sproporzionata rispetto alla celerità dell'affissione. Il bubbone è scoppiato, dopo essere stato sottovalutato da tutte le categorie turistiche, che hanno teso in questi anni a compiere azioni degne degli struzzi più stupidi, gli allarmi venivano assimilati ad azioni terroristiche, sembrava che gli streptococchi fossero un menù sopportabile all'infinito, l'agosto ci ha favorito, con una normale piovosità avremmo discusso per settimane sulla quantità di spiagge chiuse. Chi deve fare rispettare il divieto di balneazione? Sarebbe una prima risposta importante, per le colpe passate c'è più tempo e molta prescrizione, è stata una bella lavata di responsabilità per il Sindaco Gnassi, può sempre dire che ha subito chiamato Hera, quello che hanno deciso per il momento è talmente impalpabile che non è certo perseguibile. Il vero pericolo è che le percentuali di colpe siano frazionabili al punto che il concetto tutti colpevoli sia largamente il più gettonabile.