mercoledì 24 agosto 2011

Cotto



Abbiamo sempre mostrato una sincera ammirazione per la Città di Riccione spinti dalla bontà delle amministrazioni succedute, protagoniste di vera innovazione e solido legame con la comunità ed il territorio. Non è bello fare graduatorie ma i sindaci della Perla hanno avuto tutti grande attenzione al nuovo, usandolo nel migliore dei modi per mantenere alto il valore turistico della Città. Un lungo preambolo per atterrare dove il mouse duole, il paragone con Rimini è irriverente, le quotazioni immobiliari lo testimoniano, il Trc servirà però da detonatore in grado di fare saltare la felice convivenza, la popolazione riccionese sembra accorgersi che la patacata pensata da Chicchi ed attuata ovinamente dai successori, costerà come un Palas rendendo niente, a loro servirà poco, molto meno del nulla per i riminesi e dovranno pagare in proporzione un tasso altissimo. Pironi che nella graduatoria sindacale non era un top player, mostra in questa circostanza tutta la debolezza dell'uomo d'apparato. Tra un doveroso scatto d'orgoglio e balbettanti posizioni, sceglie la politica degli abeti del calcio, tergiversa, scrive lacrimose omelie, non prende una posizione che lo porterebbe a giocarsi forse tutte le possibilità future in campo democrat ma apparirebbe a quelli della Polisportiva come uno con le palle, pur tranciate dal metro. A comportarsi così era bravo anche Galli, il Manzoni non sbagliava.