domenica 14 agosto 2011

Pazienza


                                                                 
  
                                                   

Con santa pazienza abbiamo studiato il progetto del Trc, nella faticosa lettura su gomma, spuntano le domande di sempre: i parcheggi non sono contemplati, così come le stazioni, ma quello che rimane misterioso è capire quanti mezzi verranno messi in rete e con quale cadenza. Sul piano della cantierizzazione si parla di qualche recinzione che delimita gli spazi in termini molto approsimativi, non capiamo come si possano delimitare aree comprendenti porzioni di fabbricati, dei tempi e delle modalità  di esecuzione dei vari lotti neppure l'ombra. Si ricava l'impressione che sia tutto impostato per paura di pagare dazio alla Corte dei Conti, eccetto il peana Petitti, gli altri amministratori(?) sono molto cauti, qualcuno sta perdendo la poltrona per non avere sostenuto con decisione che era una patacata. Un progetto a se stante senza interazioni con il sistema di trasporto pubblico, servito per mantenere in vita un'Agenzia Tram con 43 dipendenti, direttore, consiglio e presidente, nell'affannata ricerca di enti inutili da chiudere doveva essere già seppellita. Tutto è rimandato ad un generico domani, il numero dei probabili utenti viene dato a sentimento, con proiezioni fatte dai soliti cantori del +. I tecnici del Trc, in assenza di un rapporto politico-istituzionale si sono limitati ad un mero lavoro burocratico, espropri, pista, mezzi, il resto sono affari vostri/nostri.
Per farci capire meglio, vi portiamo l'esempio di via Aleardi/Neri, da quello che sapevamo doveva essere ubicato un attraversamento a raso dei binari da aprire in caso di calamità o eventi eccezzionali, come il passaggio di un mezzo speciale ecc., sulle carte non risulta nulla, anzi le nuove scalinate che portano al sottovia esistente vengono inserite al centro delle strade interessate, precludendo ogni possibilità di adeguamento futuro. La cosa non ci sembra di poca importanza, chiediamo quindi se Protezione Civile, Prefettura, ma anche Vigili del Fuoco abbiano niente da osservare, sapendo che la proposta fu avanzata dalla stessa Amministrazione Comunale in sostituzione dell'attraversamento a raso previsto nel P.R.G adiacente al sottopasso di via Portofino, cancellato a seguito della cascata di varianti Murri e Portofino, ma questa è un'altra Brutta Storia.