martedì 16 agosto 2011

Impronta



L'Impronta del nuovo Sindaco sembra già ben impostata, lo conosciamo, ama parlare dei massimi sistemi, non fare niente, tranne piccole interpretazioni nelle quali è però protagonista assoluto. Assessori inesistenti, ferie multiple, teorie fumose, slogan da discopub, in poche settimane il quadro per noi è delineato. Rimarrà tale fino al termine di questa legislatura, sempre che il precipitare della situazione economica non spinga quella politica a scelte diverse. Dubitiamo di questo, occorreva manico diverso, in grado di dare una sferzata al clima da staffe condivise che incombe da tanti anni. Ai due colonelli di Melucci ed ai caporali di Arlotti, con relative truppe, quando tenteranno di morderlo, potrà sempre dire che ha fatto meglio lui a non combinare niente che loro con 90 varianti per disastrare la città. Va pure considerato a suo vantaggio, la presenza dell'opposizione ufficiale con la quale per usare un ridicolo eufemismo saprà trovare altri punti di contatto oltre ai mille esistenti, allo strano mondo chiamato cattolico, ha già fatto ponti di tiberio dorati. Sa bene che nei rapporti con i cittadini l'immagine nel breve periodo è importante, la cura maniacale che dedica, lo ha portato ad alcune novità importanti, bici al posto dell'auto blu con autista in divisa, amore per la natura ed odio per gli sversamenti, uffici aperti anche la domenica, il lunedì sarà riservato alle varianti e barbieri. Rimini è destinata ad una lenta agonia iniziata da tanto tempo, siamo alla chemio, la morte è certa, la novità è che ci arriveremo contenti.