venerdì 5 agosto 2011

CMV e Stadio

Abbiamo letto della causa intentata dalla C.M.V contro il Comune di Rimini a nome del Consorzio dello Stadio, quella grande opera che seguendo uno degli spartiti più comuni in Città si doveva fare perchè " Tutti d'Accordo". A noi sembra che il Presidente Nicolini abbia mille ragioni da vendere o prestare, dopo l'assegnazione, l'Amministrazione ha richiesto innumerevoli modifiche che hanno superato le ragioni iniziali di una proposta meramente esplorativa. Diciamo queste cose con l'assoluta certezza di essere gli unici curiosi per antica deformazione professionale, con le decine di bandi emessi ed aggiudicati, in altre latitudini sarebbero stati ca..amari. Conoscendo la questione che appartiene ad una delle prime denunce etiche, nata in una casa del popolo, coinvolgendo poi territori diversi, non troviamo responsabilità consiliari o dell'esecutivo, non sembra siano stati assunti atti formali impegnativi, quindi la denuncia di Nicolini verte su qualcosa che non conosciamo ed investe chi ha prodotto forse illegittime aspettative. Fino a quando non si risolve la questione è impensabile che lo Stadio possa essere ritirato fuori come ha annunciato Gnassi dopo avere silenziato i delegati. Il rischio risiede nell'impossibilità di tenere fuori dai giochi un'azienda seria come la CMV, un altro casino ereditato, i conteggi del giovane Andrea cominciano ad essere pesanti, la colpa è anche sua, non poteva non sapere.