sabato 27 agosto 2011

Padre Piotr

dal nostro inviato..siamo alla fine

Titolo: testimonianza del segr. della conferenza episcopale dell’UE padre Piotr Mazurkiewicz

Testo:

La situazione generale può essere favorevole alle posizioni prolife in Europa se non ci lasciamo scappare l’occasione.

Questa, in sostanza, la “buona Novella” che mercoledì 24 agosto ha portato Padre Piotr Mazurkiewicz ospite allo stand del Movimento per la Vita durante un incontro pubblico.

L’occasione, a detta del segretario della commissione della conferenza dei Vescovi dell’Unione Europea, consisterebbe nel vento favorevole che stà soffiando ora in Europa dopo il fallimento evidente delle politiche abortiste.

Tale condizione è tuttavia presente alla base ma non ai vertici politici dove prevale, purtroppo, ancora una visione laicista del diritto alla Vita che lo nega sacrificandolo sull’altare di un non meglio spiegato e freddo diritto democratico all’autodeterminazione della donna.

Una tappa importantissima per vincere questa difficile battaglia potrebbe essere rappresentata, è sempre il parere dell’importante prelato, dal successo che potrà avere la raccolta di firme, proposta dal nostro Movimento su iniziativa del nostro Presidente On. Carlo Casini, per sostenere la petizione che propone alla commissione europea l’inserimento, nel testo del trattato di Lisbona, della difesa della Vita fin dal momento del concepimento.

In questo senso tutti dobbiamo avere presente che, per avere successo senza possibilità di interpretazioni diverse, la raccolta di firme dovrebbe toccare, in tutta Europa, complessivamente una dimensione dell’ordine di circa 20.milioni di sottoscrittori.

Sempre secondo il segretario della commissione dei vescovi sarebbe, inoltre, molto importante, per continuare a riuscire ad incidere proficuamente sulle posizioni culturali del nostro tempo, agire integrando tutti i documenti prodotti nei vari ambiti politici, scientifici o culturali con il principio del rispetto della Vita umana “fin dal momento del concepimento”.

Diversamente a tutt’oggi l’aborto è ancora purtroppo favorito dalla Unione Europea in tutti gli ambiti di intervento socio assistenziale ed anche all’interno di una ipocrita logica falsamente caritatevole legata ad incomprensibili motivi di ricerca effettuata sfruttando gli embrioni umani come se non fossero esseri umani a tutti gli efffetti.

In realtà è ben chiaro come il ricorso agli embrioni umani a scopo di ricerca sia invece legato alle enormi possibilità di guadagno conseguenti alla commercializzazione di eventuali brevetti.

Questa condizione di totale mancanza di protezione della Vita umana negli ambiti politici e sociali è chiaramente contraria ad un qualsiasi sistema di regole democratiche appartenenti ad un paese civile.

Un altro metodo sul quale, sempre secondo il Segretario generale, occorrerebbe spingere per ottenere maggiori risultati è quello del confronto.

Sarebbe infatti auspicabile e conveniente proporre in ogni situazione possibile un confronto aperto e scientifico con i sostenitori dell’aborto libero e con tutti coloro che non vedono nell’aborto il suo vero volto quello di un sistema di morte che ha “consumato” le nostre comunità ai minimi termini sia etici che, perché no, anche economici.

Infatti è ormai patrimonio comune di ogni economista che il calo demografico è la causa e la conseguenza al tempo stesso della recessione economica.

E con questa considerazione anche Malthus riposa in buona pace nell’immenso cimitero di tutti coloro che non hanno mai avuto fiducia nellUomo fino al punto di vederne l’ostacolo da abbattere in funzione di un mai visto “radioso Avvenire”.

marco casadei