sabato 20 agosto 2011

Statista

Premettiamo che stiamo parlando del meglio della politica riminese, quelli che propongono emendamenti al Decreto SalvaItalia per i ponti turistici o minacciano di scaricare camion di sabbia davanti ai ministeri per far arrivare l'alta velocità a Rimini. Non citiamo i nomi, ma tornando a Melucci, gli ricordiamo incassando la storica alzata di spalle che fino a pochi mesi fa le sue imprese strategiche si chiamavano varianti per tutti i gusti ma solo per selezionati avventori, dalla crema dei grattacieli sul mare, alla fragola delle colonie piene di condomini, l'improvviso cambio di visione e negozio, lo ha spinto a ragionare di accessibilità al territorio e..pensate di reti fognanti. L'unico ingrediente che rimane, come il segreto della coca, è l'atavica furbizia comunista, si mira al basso consenso, le colpe sono sempre degli altri, vedi governo. Perchè non cita tra le ipotesi per arrivare a Rimini l'autostrada che parte da Mestre e guarda caso si ferma nella terra ravennate di Errani? Le fogne che non sono state fatte nei suoi dodici anni di totale e solitaria responsabilità, le chiediamo alla Prestigiacomo? Per una volta concediamo l'onore della verità al Prof,Gardini, se la nostra offerta turistica è legata alle fortune meteorologiche ed alla durata dei ponti vacanzieri, meglio attaccarsi ai piloni e pregare come tanti piacenti al meeting. Nella gara di populismo perchè non chiedere l'iva al 2% o la reintroduzione dei coupons per turisti od un'alta velocità che non si collega a niente? Se vuoi giocare allo statista, imponi una legge demaniale che sia davvero innovativa, la tua variante al Piano Spiaggia è uno delle origini dei casini accertativi fiscali e penali che incombono sugli imprenditori della sabbia, hai pensato di garantire che bagnini e baristi potessero continuare con le loro capanne, permettendo a Gnassi di vincere, mai come questa volta i voti della massa sabbiosa si sono riversati su di un unico candidato, in altre località sarebbero sorti fondati sospetti. Abbiamo avuto la colpa letale di pensare sempre come amministratori, abbiamo scritto mille volte cosa occorre, non hai avuto nemmeno il coraggio di citare la mobilità interna, non è mai stato il tuo interesse maggiore, in questo caso a chi addebitiamo le colpe? A Magrini?