giovedì 4 agosto 2011

Dieci Domande sul Trc

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Gentilissima Emma Petitti, ormai poco in Bernabè, siamo debitori di una modesta risposta alla lunghissima epistola sulle bontà del Trc, riprodotta con fedeltà amanuense dal Sito di Casa e Curia. Ti abbiamo perso di vista da tanto tempo, le innumerevoli foto rendono giustizia, crediamo però impossibile che tu abbia raggiunto così ardite intuizioni sul tema complesso del Trasporto Rapido e Costoso, ragione per cui accreditiamo il lungo peana a l'amico Dalprato. La ragione della nostra lettera risiede nel desiderio di rivolgerti dieci domande, il giochino politico lo conosci è quello di Repubblica. Le mettiamo su corsia protetta, inviandole senza la certezza di una risposta, la farsa attuale prevede che l'intelligenza corra sulla corsia dei favorevoli e l'altra sponda sia popolata da cretini.
1) A Bologna e Parma è stato possibile mettere in discussione opere simili con percorsi molto più avanzati, a Rimini si tira fuori lo spauracchio della Corte dei Conti?
2) Come è possibile costruire un'intervento del genere privo di un progetto trasportistico? Per farti capire la Linea 11 e le due Linee 9, che fine faranno?
3) E' vero che le 17 stazioni non rientrano nell'appalto e quindi nei costi previsti?
4) Hai scritto di strabilianti numeri di viaggiatori, quanto costa un biglietto per l'intera tratta?
5) Per la stessa ragione, quali sono gli orari di servizio e con quali frequenze nelle varie fasce? 
6) Le certe passività di gestione, intendendo con questo che bigliettazione e fondi per il trasporto pubblico non basteranno, chi le ripiana? 
7) Con quali modalità s'intende passare gestione, mezzi, ammortamenti, manutenzioni e gli undici chilometri del tracciato?
8) Immagini il casino prodotto da un cantiere lungo undici chilometri, esiste un progetto che indichi esattamente metodiche e tempi di realizzazione ed eventuali soluzioni alternative?
9) In quale giorno, di quale anno i nostri amici senegalesi potranno fruire del Trc? Non piazzate orologi portano tanta sfiga.  
10) Nella certezza del fallimento, sei disposta in amena compagnia a firmare un'assunzione di responsabilità, oggi per domani, onde evitare il giochino dell'io non c'ero?


Un saluto a Tonino