mercoledì 17 agosto 2011

La Lirica di Gnassi

La sera della vigilia di ferragosto, il Sindaco non consultando l'oroscopo che uno dei delegati deve preparare, si è cimentato in una esibizione disastrosa. Capita a chi è costretto ad adattare un discorso, sempre quello, che partiva geograficamente dalla Palestina ed atterrava nella Federazione, costata un'enormità di debiti, erano gli anni eroici di Piccari, oggi siamo finanziariamente più tranquilli, è stato chiamato(?) nella Fondazione, i conti sono in ordine, la partecipazione nella Carim ha subito un crescendo azionario straordinario, i commissari si sono complimentati inviando gentili richieste agli amministratori. Ci siamo persi, capita quando parliamo di Nando, torniamo al nostro Andrea che ha incassato uno shampoo da una implacabile conservatrice di beni culturali e sindaci passati, colpevole di avere usato nella sfigata serata, il modello Montezemolo, con il ripetuto e vezzoso gesto di ravvivarsi la bella chioma non truccata. L'Eleonora ha tracciato un ritratto piangente di Ravaioli al cospetto del suo Coro Galli, costretto ad esibirsi all'aperto, perchè il lacrimante ex Sindaco non è stato in grado in dodici anni di sistemarli almeno nella Buca del Teatro. La lettera pubblicata da tutti i giornali non scioperanti, è un atto d'accusa francamente immeritato per il giovane Gnassi, sentirsi a due mesi dall'incoronazione battuto dal passato che ha orgogliosamente tentato di cancellare, deve essere stata una brutta esperienza, pensando che dal Publiphono che nessuno riesce ad ascoltare, aveva lanciato un messaggio di speranza da "e post più bel ", forse parlava dalla sua poltrona.