sabato 3 dicembre 2011

Basta Merda in Mare

Gentile Direttore

In questo momento di crisi economica e di tagli agli investimenti per opere pubbliche la "siccità" del nostro territorio ci sta aiutando ad evitare l'inquinamento del nostro Mare da parte del nostro sistema fognario non idoneo per lo meno alla tutela della Balneazione. Tutti siamo in attesa che si possano ,al più presto, iniziare i lavori per "sdoppiare la rete fognaria riminese" come è stato deciso dall'amministrazione per tutelare la balneazione, la salute pubblica di turisti e riminesi e anche il nostro futuro. Purtroppo questa mattina leggendo il suo quotidiano e il titolo"Via libera alle acque reflue scaricate al largo" il giornalista Mario Gradara ci ha riferito delle dichiarazioni sul tema di esperti di Daphne , Arpa e assessorato regionale all'Ambiente dove sembrerebbe che si può tranquillamente "SPARARE AL LARGO LE ACQUE REFLUE" del sistema fognario riminese per ridurre gli effetti nefasti degli sfioramenti visti l'estate scorsa". Sono convinto che il giornalista abbia scritto un report provocatorio su questa relazione annuale presentata alla stampa per dimostrare il grado elevato di ignoranza di questi esperti ,spero circostritta solo al tema fognario riminese, sul quale è in corso una indagine della Magistratura.Pertanto mi sento in dovere,per la mia storia ambientalista e a nome della Associazione che presiedo di intervenire ricordando a tutti noi e ai soliti "volpini" "improvvisatori" e "ritardatari" che le fognature di rimini sono un problema serio e che le uniche "acque reflue" sono quelle che il depuratore elimina alla foce del deviatore del Marecchia(Barafonda), dopo aver ricevuto e trattato i nostri liquami ,mentre i 12/13 sfioratori di piena che Hera è costretta ad aprire, lungo la battigia, ogni volta che piove, posizionando i divieti di balneazione,purtroppo non possono e non sono in grado di scaricare in Mare quel tipo di acqua "reflua" proveniente dal depuratore ma eliminano vera e propria fogna (MERDA) al 100% mista all'acqua di pioggia. Quindi ,a trecento metri dalla battigia, questa fogna mista a pannolini,tampax,profilattici,carcasse di topi etc..solo chi non conosce il mare dalla riva può pensare che si possa diluire, tramite condotte sottomarine,capaci di permettere la balneazione a chi ,bambino,anziano,immunodepresso,fa il bagno nei "primi dieci metri dalla riva" come avrebbe detto ,nell'articolo, il direttore generale di Arpa ,Tibaldi.
cordiali saluti
Sergio Giordano(presidente di Associazione Basta Merda in Mare)